Come gli epiloghi di ottavi e quarti ci hanno insegnato, in questa nuova e adattata formula per le coppe europee non c’è spazio per errori e occasioni di rivalsa: il passaggio del turno sarà deciso unicamente in gara secca. Anche in semifinale il format non subirà variazioni, costringendo le quattro squadre rimaste a concentrare gli sforzi in 90 minuti, dopo i quali si conosceranno direttamente le finaliste dell’ultimo atto a Colonia.

A giocarsi il pass per la finale saranno Inter, Shakhtar Donetsk, Manchester United e Siviglia, che hanno eliminato rispettivamente Bayer Leverkusen, Basilea, Copenhagen e Wolverhampton nella gara secca ai quarti. Se Inter e Shakhtar hanno trovato la qualificazione in maniera relativamente agevole (2-1 e 4-1), differente è il discorso per Manchester United e Siviglia, entrambe in semifinale dopo aver superato 1-0 i diretti avversari in partite combattute e, come nel caso dei Red Devils, protratte oltre i 90 minuti.

Con il passaggio del Siviglia ai danni del Wolverhampton quest’anno le semifinaliste saranno provenienti da quattro Paesi diversi, tra i quali spicca l’Italia che mancava in questa fase della competizione dal 2015 (Napoli e Fiorentina). L’ultima vittoria dell’Inter in Europa League/Coppa Uefa risale al 1998 (3-0 con la Lazio), mentre i percorsi di Siviglia, Manchester United e Shakhtar Donetsk hanno dato maggiori soddisfazioni in tempi più recenti (gli ultimi titoli conquistati risalgono rispettivamente al 2016, al 2017 e al 2009).

Europa League: Siviglia – Manchester United

Il Siviglia, si sa, nella sua competizione (5 vittorie, più di chiunque altro) di passi falsi ne fa pochi: le tre finali vinte nelle ultime 10 edizioni sono lì apposta per ricordarcelo. La buona prova contro il Wolverhampton ha dato maggiore spinta agli uomini di Lopetegui, intenzionati ora a pareggiare il bilancio negativo nei match con lo United (una sconfitta e un pareggio, risalenti agli ottavi di Champions League 2017/2018). Attenzione a Munir, già 5 gol nella competizione (nonostante abbia giocato appena 1’ contro i Wolves), ma soprattutto a Lucas Ocampos, la vera (e sorprendente) stella della squadra con 17 gol e 5 assist in tutte le competizioni.

L’unica vittoria dello United nella moderna Europa League (2016/2017) è arrivata nell’unica occasione in cui i Red Devils hanno superato gli ottavi. Arrivati a questa fase le ambizioni non sono certo un segreto per il Manchester United, ancora in cerca del primo trofeo stagionale (nonché il primo in Inghilterra di Solskjaer). I combattuti 120’ nel match contro il Copenhagen e la poca brillantezza nell’estremo finale di stagione, hanno evidenziato una condizione un po’ carente che preoccupa in vista del super match contro il Siviglia. I 2,815 minuti giocati complessivamente dai tre davanti (Rashford, Martial, Greenwood) potrebbero pesare sul lungo periodo, ma I 7 gol di Bruno Fernandes (momentaneamente capocannoniere) sono una garanzia: sarà ancora lui l’uomo partita, in grado di lanciare lo United in finale?

Europa League: Inter – Shakhtar Donetsk

Superati i quarti per la prima volta nella moderna Europa League e per la prima volta in una competizione europea dal 2009/2010, i nerazzurri arrivano a questa sfida con il morale alto dopo le convincenti vittorie contro Getafe e Bayer Leverkusen. Con lo Shakhtar non sarà semplice, ma Conte sa di potersi affidare alla coppia gol più prolifica tra le squadre qualificate ai quarti (49 reti divise tra Lukaku e Lautaro Martinez, venti in più della seconda). Il belga, che ha già 31 gol e 5 assist all’attivo, è anche il primo giocatore nella storia della competizione ad aver segnato 9 gol in 9 partite consecutive di Europa League.

Arrivato fino a qui, lo Shakhtar è ormai profondamente intenzionato a eguagliare il percorso nell’ultima edizione della Coppa Uefa, nella quale riuscì a imporsi in finale contro il Werder Brema. Nell’edizione in corso – dopo essere arrivato terzo nei gironi di Champions League – lo Shakhtar non ha mai perso (4 vittorie e 1 pareggio), segnando 14 gol e subendone 6. Contro l’Inter il bilancio è negativo, anche se gli scontri tra le due si limitano a due gare nei preliminari di Champions League 2005/2006: in Ucraina finì 2-0 per i nerazzurri, fermati poi in casa 1-1 al ritorno.

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