Italia-Germania, basta accostare le due parole per capire il peso della tradizione di una partita diventata immortale nella tradizione del calcio internazionale. Le mitiche battaglie del passato, dalla “Partita del Secolo” dell’Atzeca di Città del Messico del 1970 fino alla drammatica (per i tedeschi) semifinale di Dortmund del 2006, passando naturalmente per il trionfo del Bernabeu del 1982: un’intera epica costruita sul fascino e sulla tradizione delle due nazionali europee più vincenti e così spesso rivali in campo continentale e internazionale. Tutto questo glorioso passato, purtroppo, finisce in sordina, rispetto alle enormi difficoltà che soprattutto gli Azzurri stanno attraversando in un presente diventato d’un tratto impervio e complicato da affrontare.

Meno di un anno fa, i ragazzi di Roberto Mancini festeggiavano il più inatteso dei trionfi insieme a un Paese ebbro di gioia dopo un anno e mezzo di pandemia - riportandoci finalmente fuori casa, a raccogliere un abbraccio collettivo che tutti meritavamo. Euro 2020, così improbabile e così meraviglioso, sembrava l’inizio di un nuovo modello vincente, non più fondato sulla presenza di fuoriclasse (di cui il nostro calcio è costretto a fare a meno ormai da anni), ma sulle idee di un tecnico vincente e la coesione di un gruppo diventato una famiglia. Un’analisi quantomeno precipitosa, visto il crollo degli ultimi 11 mesi - costellati di sconfitte e di una seconda clamorosa esclusione dai Mondiali di Calcio. Un disastro a cui, a partire dalla Nations League, l’Italia dovrà provare almeno in parte a porre rimedio - in una competizione non particolarmente amata dagli addetti ai lavori e che ancora deve far breccia nel cuore dei tifosi, ma che comunque potrebbe diventare occasione per qualche esperimento interessante per Roberto Mancini.

Il momento di forma (opposto o quasi) di Italia e Germania L’Italia di Roberto Mancini, dopo la clamorosa sconfitta rimediata contro la Macedonia costata la seconda esclusione consecutiva dai Mondiali, ha avuto la possibilità di placare parte di quell’immenso ed incolmabile dolore con la Finalissima disputata a Wembley contro l’Argentina. L’esito del match contro Messi e compagni, però, ha evidenziato ancora una volta le problematiche che questa Nazionale si porta dietro dal post vittoria dell’Europeo. Il sonoro 3-0 rimediato in Inghilterra pesa sull’umore azzurro, desideroso adesso di riscatto.

La Germania di Hansi Flick è reduce da un filotto di nove risultati utili consecutivi. Filotto di vittorie interrotto invece nell’ultima uscita nell’amichevole contro l’Olanda ad Amsterdam, terminato 1-1. Prima di questo pareggio, infatti, sono state otto le vittorie consecutive conquistate da Muller e compagni. Tutto ciò ad evidenziare la nuova forza motrice cui questa squadra vanta. Conquistato meritatamente il pass per il prossimo Mondiale, Flick vuole adesso onorare la Nations League ed arrivare alla prossima competizione da favorito.

Nations League, Italia-Germania: le probabili formazioni

Dopo l’addio a capitan Giorgio Chiellini (salutato con una sconfitta in un match che l’Italia sperava potesse andare in maniera diversa), il ct Mancini dovrà fare a meno ancora una volta di Ciro Immobile, Marco Verratti e Lorenzo Insigne. Sono loro la base di fantasia (e non solo) a cui spesso e volentieri si era affidata la Nazionale vincente della scorsa estate - diventata ormai soltanto un ricordo.

Si riparte dal consueto 4-3-3, con la solita spina dorsale formata da Donnarumma tra i pali (a caccia di parate e certezze), Bonucci (che ha ereditato la fascia da capitano) e Jorginho. Al posto di Chiellini ci sarà Bastoni - chiamato a un compito non semplice - mentre in mediana dovrebbe partire dal primo minuto Sandro Tonali (stranamente fuori durante la clamorosa sconfitta incassata contro l’Argentina nella Finalissima 2022). In attacco potrebbe esserci posto per Scamacca - uno dei giocatori da cui ripartire dopo mesi difficili - che dovrebbe essere scelto al posto del deludente Belotti, con Lorenzo Pellegrini e Bernardeschi ai lati.

In casa tedesca, Flick darà spazio in avanti a Timo Werner (altro attaccante che vuole trovare continuità e dimostrare di poter indossare una maglia così importante), con un tridente di trequartisti di primo livello alle sue spalle: Havertz a destra, Muller in mezzo e Sané a sinistra. In mezzo Gundogan e Goretzka, Neuer tra i pali.

Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Bastoni, Emerson; Barella, Jorginho, Tonali; Bernardeschi, Belotti, Pellegrini. All. Mancini

Germania (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Rudiger, Schlotterbeck, Raum; Gundogan, Goretzka; Havertz, Muller, Sané; Werner. All. Flick

 

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