Terminate le quattro sfide più combattute e belle finora degli europei, le regine uscite vincitrici dalla prima fase di scontri a eliminazione diretta si ritrovano a giocare due semifinali cariche di attese. Non dilunghiamoci oltre e scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su una doppia partita dal sapore unico: quali sono le favorite per conquistare la finale degli Europei Femminili 2022?

Inghilterra-Svezia - martedì 26 luglio, ore 21

Nel 2015, l'Inghilterra ha raggiunto una semifinale in un torneo importante e ha perso; nel 2017, l'Inghilterra ha raggiunto una semifinale in un torneo importante e ha perso; nel 2019, l'Inghilterra ha raggiunto una semifinale in un torneo importante e ha perso; nel 2022, l'Inghilterra ha raggiunto una semifinale in un torneo importante e spera di invertire la rotta, sfruttando il fattore campo e nonostante l’avversario sia uno dei più complicati da affrontare. Dopo aver superato la fase a gironi con un record senza macchia e una differenza reti di +14, la squadra di Sarina Wiegman ha affrontato la prima vera prova di questa competizione contro la Spagna nei quarti - rischiando davvero grosso. Per lunghi tratti di gara le leonesse non hanno avuto alcuna parvenza di controllo del match, le giocatrici spagnole hanno aperto la loro scatola dei trucchi e messo alle corde le padrone di casa. Ma alla fine l’Inghilterra ha trovato il modo: il pareggio di Ella Toone è frutto della capacità di cambiare delle padrone di casa, mentre il colpo ai supplementari di Georgia Stanway ricorda la qualità individuale di questa squadra.

Wiegman avrebbe sperato in una serata più confortevole, ma vincere in maniera così sofferta è stato molto istruttivo e assicurerà massima concentrazione per la prossima sfida. Viste le prestazioni di Toone e Alessia Russo contro la Spagna, sarà interessante vedere se Wiegman rimarrà con la formazione titolare che ha usato per tutto il torneo o opterà per una svolta. Russo è sembrata più d'impatto nelle sue apparizioni cameo rispetto a Ellen White in attacco, mentre Rachel Daly ha avuto un periodo torrido contro Marta Cardona a metà settimana. Anche la Svezia ha flirtato con il fallimento nei quarti di finale e ha dovuto attendere il colpo vincente di Linda Sembrant per battere il Belgio. Come l'Inghilterra, però, alla fine ci sono arrivate ​​e vincere in tali circostanze può solo generare fiducia. L'Inghilterra non è riuscita a battere la Svezia negli ultimi tre precedenti, inclusa la finale degli spareggi per il terzo posto della Coppa del Mondo a Nizza tre anni fa. Nonostante questo, il pronostico sembra tendere leggermente a favore delle padrone di casa sulle scandinave.

Germania-Francia - mercoledì 27 luglio, ore 21

Mentre Inghilterra, Svezia e Francia hanno conquistato l’accesso alle semifinali con uno scarso margine di un gol, la Germania ha ottenuto una vittoria per 2-0 contro l'Austria che ha permesso ai tedeschi di non incassare gol neanche questa volta. Il punteggio potrebbe suggerire che fosse un’impresa semplice, ma la realtà era prima del fischio di inizio ben diversa. Pali e traverse hanno più volte nel corso del match fermato le ambizioni degli austriaci e, sebbene la Germania abbia cavalcato al meglio le occasioni provvidenziali che gli sono capitate, è stata tutt'altro che un caso la vittoria della nazionale tedesca. Pali, occasioni create e clamorosi gol sbagliati dimostrano come anche la Germania sia una pericolosa macchina offensiva a cui la Francia dovrà fare grande attenzione. È un cliché secolare (e ci sarà un motivo), ma vincere quando non si è al top della forma è il spesso il marchio di fabbrica dei campioni - con la Germania che può fare affidamento su un attaccante in forma come Alexandra Popp che ha segnato in tutte e quattro le partite.

Se il pronostico nel caso dei tedeschi appariva comunque semplice alla vigilia, discorso ben diverso va fatto per la Francia - che si è sbarazzata dell’Olanda nella partita più affascinante tra quelle andate in scena nei giorni scorsi - viatico per un riscatto che la squadra transalpina spera finalmente di ottenere. Nonostante l’abbondanza di talento infatti, con le giocatrici che militano nei migliori club d’Europa, il loro record nella competizione continentale recita: fase a gironi, fase a gironi, fase a gironi, quarti di finale, quarti di finale, quarti di finale. La manager Corinne Diacre è stata una figura polarizzante durante i suoi cinque anni in carica, ma ha posto fine a quella che appariva una vera e propria maledizione. Perdere Marie-Antoinette Katoto per un grave infortunio al ginocchio è stato un duro colpo, ma la Francia è riuscita a farcela anche senza il prolifico attaccante (anche se le 13 occasioni create contro l’Olanda, poi battuta soltanto dal dischetto, raccontano come manchi qualcosa in fase di finalizzazione). La Germania è considerata la favorita grazie alla sua difesa (e alla crescita mostrata nel torneo), ma la Francia ha sicuramente gli strumenti per farle male, in particolare sui calci piazzati e in contropiede.

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