La Nazionale di Roberto Mancini è già qualificata per la fase finale di Euro 2020, ma le ultime due partite di qualificazione con la Bosnia e tre giorni dopo con l’Armenia saranno comunque importanti per il ranking e anche per continuare un percorso basato sui giovani ed in generale su una squadra con una propria identità, prescindendo da ‘blocchi’ di questo o quel club che del resto non ci sono più. Tre i debuttanti nelle convocazioni del commissario tecnico azzurro, uno per reparto: Andrea Cistana del Brescia, Gaetano Castrovilli della Fiorentina e Riccardo Orsolini della Fiorentina. Difficile però che anche solo uno di loro parta titolare nel 4-3-3 manciniano. Davanti a Donnarumma la linea di difesa dovrebbe essere composta da Florenzi, Bonucci, Acerbi ed Emerson Palmieri, mentre lo stato di grande forma di Zaniolo potrebbe essere sfruttato a centrocampo, dove mancherà Verratti.

Pronostici Qualificazioni Europei: la Bosnia deve assolutamente vincere contro l'Italia

Al centro dell’attacco solito ballottaggio fra Belotti e Immobile, in attesa della convocazione (se mai ci sarà) di Balotelli, sulle fasce sicuro Chiesa a destra e favorito Bernardeschi su Insigne a sinistra. Di certo la migliore Italia possibile, poca sperimentazione contro un’avversaria che lo scorso 11 giugno a Torino fu battuta con grande fatica, dopo il gol del vantaggio di Dzeko, grazie a Insigne (forse la sua miglior partita con l’Italia) e Verratti. Se l’Italia è già straqualificata, la Bosnia si aggrappa all’aritmetica per sperare di agganciare la Finlandia seconda e 5 punti avanti: oltre al crollo dei finlandesi è necessario quindi battere l’Italia ed è per questo che l’ambiente a Zenica sarà caldissimo. Tatticamente sarà una partita quasi a specchio, visto che anche Prosinecki predilige il 4-3-3: per Pjanic e Dzeko davvero ultima chiamata. Partita a viso aperto, probabili molti gol.

Indiscreto – Dopo i fatti di Verona-Brescia il presidente della FIGC Gravina avrebbe gradito la convocazione di Balotelli, per lanciare un messaggio politicamente corretto. Ma Mancini non ha voluto trasformare il suo pupillo in un simbolo mediatico, rovinandogli quel che rimane della sua carriera da giocatore. Gli darà una chance prima dell’Europeo, sperando che l’ormai ventinovenne attaccante risponda solo sul campo.

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