Milan Lazio: tra coppa e coppe!

La semifinale di ritorno tra Milan e Lazio è una delle portate più corpose della settimana ma assume un sapore diverso a seconda di chi la prova. Per i rossoneri è sicuramente una grande occasione per guadagnarsi la finale e provare a mettere un trofeo comunque importante in bacheca, eppure c’è la consapevolezza che la vera sfida rimanga la Serie A, con quel quarto posto condiviso con l’Atalanta su cui alla fine resterà seduto soltanto uno, con le altre squadre, in piedi, a guardare la Champions League 2019/20. Dall’altro lato, gli occhi dell’aquila biancoceleste puntano fissi su quel trofeo che da coppa si trasforma in chiave, sia fisicamente che concettualmente, per bypassare i controlli europei ed infilarsi dritta nei tabelloni dell’Europa League.

All’andata uno scialbo 0 a 0 ha rimandato ogni forma di giudizio, rimettendo la sentenza al tribunale di San Siro. Questa volta però ci si aspetta un’arringa, ambo le parti, più convincente, capace di infilzare le difese a suon di gol.
Il Milan si presenterà al match sulle proprio gambe, seppur claudicante e con qualche acciacco di troppo più mentale che fisico, reduce da un Tardini ancora una volta indigesto che gli ha tolto punti preziosi ma soprattutto certezza per la corsa Champions.
La Lazio invece arriva con le ossa rotte, tra l’altro per mano di un Chievo che in campionato ha espugnato l’Olimpico per 2 reti a 1 nonostante fosse già retrocesso, ma ciò che preoccupa di più Simone Inzaghi è la testa dei suoi giocatori: nell’ultimo match Milinkovic-Savic si è fatto espellere durante la prima mezz’ora di gara, seguito poi a fine match da Luis Alberto che non ha retto il colpo subito dai clivensi, perdendo completamente le staffe.

Serviranno dunque gambe, testa e cuore, ma soprattutto serviranno i gol, magari quelli dei due bomber Piatek e Immobile, un po’ opachi nell’ultimo periodo, per sbloccare un match molto equilibrato che potrebbe durare più dei 90 minuti regolamentari.
L’impressione è che la Lazio avrà più fame e questo probabilmente spingerà i biancocelesti ad attaccare di più; i rossoneri di Gattuso invece dovranno essere bravi a gestire i tempi della partita e ad aspettare il momento giusto per bucare la squadra avversaria.

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