Domenica 3 dicembre alle ore 20.45, Napoli e Inter scenderanno in campo in uno dei posticipi della 14^ giornata e daranno vita al match più atteso di un fine settimana che potrebbe dare ulteriori indizi riguardo la corsa Scudetto dell’Inter da una parte e relativamente alle ambizioni dei partenopei. Con l’arrivo di Mazzarri infatti, i campioni d’Italia in carica sperano di poter rilanciare la propria avanzata verso il vertice della classifica - consapevoli che Juventus, Milan, Roma e non solo saranno più che agguerrite per prendersi un posto in Champions League. Andiamo a leggere quindi un po’ di numeri sulla partita, di statistiche e di possibili indicazioni riguardo l’andamento di un match spettacolare tutto da seguire.

Napoli-Inter: lo stato di forma delle due squadre

L’Inter ha vinto cinque delle ultime otto gare di campionato contro il Napoli, anche se ha incassato una sconfitta in quello più recente (3-1 lo scorso 21 maggio); l’ultima volta che i partenopei hanno vinto due partite consecutive contro i nerazzurri nella competizione è stato nel 2016/17. Il Napoli è rimasto imbattuto in ben 16 delle 17 sfide interne contro l’Inter giocate negli anni 2000 nel massimo campionato - nel complesso sono 10 vittorie e sei pareggi; infatti, quella partenopea è l’avversaria contro cui i nerazzurri hanno la più bassa percentuale di successi esterni nel periodo tra le squadre affrontate più di una volta (6%). Un dato che ben racconta quanto sia faticoso riuscire a fare punti al Diego Armando Maradona di Napoli. 

L’Inter ha trovato la rete in ciascuna delle ultime 10 gare di Serie A contro il Napoli, l’ultima volta che ha segnato in più partite consecutive contro i partenopei è stata tra il 1952 e il 1957 (11). Il Napoli è andato a segno in tutte le ultime 15 gare di Serie A contro la capolista a inizio giornata (escluse le prime quattro giornate) ed è rimasto imbattuto in tre delle quattro più recenti; in particolare, in ciascuna delle ultime due ha registrato un 1-1 contro l’Inter. L’Inter ha vinto ben nove delle ultime 11 trasferte di campionato, segnando una media di 2.4 reti a incontro (26 in totale); fanno eccezione nel parziale una sconfitta, proprio contro il Napoli lo scorso 21 maggio e un pareggio contro la Juventus nell’ultimo turno di campionato. La forza dei ragazzi di Simone Inzaghi, soprattutto in trasferta, non è da sottovalutare - soprattutto considerando che un modo di fare gol lo trovano sempre.

Napoli-Inter: il ritorno di Mazzarri in panchina e lo stato di forma di Lautaro 

Napoli e Inter sono le due squadre che in questo campionato hanno effettuato più tiri (233 la squadra in casa, 212 i nerazzurri), toccato più palloni in area avversaria (414 i partenopei e 400 gli ospiti), totalizzato più Expected Goals (25.5 contro i 25.9 dei ragazzi di Simone Inzaghi) ed infine segnato più reti (26 l’una e 30 l’altra). Insomma: lo spettacolo e i gol sembrano essere probabilmente attesi. Sotto la gestione di Walter Mazzarri, il Napoli ha vinto ben nove delle ultime 11 gare di Serie A (andando un bel po’ a ritroso nel tempo), tra cui un successo contro l’Inter per 3-1, il 5 maggio 2013 all’allora stadio San Paolo. Il tecnico dei partenopei è uno dei grandi ex della gara, dato che ha all’attivo 49 panchine con i nerazzurri nella competizione, tra il 2013 e il 2014.  

Piotr Zielinski ha realizzato tre gol contro l’Inter in campionato, solo contro Milan e Udinese (quattro) ha segnato più reti in Serie A; il centrocampista del Napoli in generale ha all’attivo ben sei marcature in match casalinghi contro le milanesi in campionato, ma nessuna negli ultimi nove incroci. Lautaro Martínez (34) e Victor Osimhen (32) sono i due giocatori che hanno segnato più reti in Serie A dall’inizio della scorsa stagione; nello stesso periodo nei cinque grandi campionati europei sono preceduti solo da Erling Haaland (50), Harry Kane (48) e Kylian Mbappé (43). Lautaro Martínez ha segnato 27 reti in campionato nel 2023, solo due giocatori dell'Inter hanno realizzato più gol in un singolo anno solare in Serie A a partire dal 2000: Diego Milito (28 nel 2012) e Christian Vieri (28 nel 2001). Per l’argentino c’è ancora tempo, modo e margine per battere anche questo record e diventare il primatista del nuovo millennio. Immaginare che possa arrivare un suo gol è tutt’altro che improbabile.

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