Michael van Gerwen: Being Mighty Mike

 

Michael Van Gerwen, per tutti MVG, è nato il 25 aprile del 1989 a Boxtel in Olanda. Tifoso sfegatato del PSV Eindhoven, in terra natia questo giocatore di freccette è un’istituzione, ed è stato votato all’unanimità come uno degli sportivi olandesi più influenti della storia assieme a Crujiff e Van Basten.

Nonostante durante l’infanzia abbia giocato per più di sette anni a calcio, a 13 anni ha trovato la sua vera e grande passione che lo ha portato ad essere uno dei giocatori più pagati di questo magnifico sport che ci accompagna in questi ultimi anni: le freccette.

Mighty Mike è un predestinato, perché appena si mise davanti a un bull, fu come se avesse sempre giocato a uno sport difficile e complicato come questo. La sua passione e la grande capacità di coccolare un settore giovanile, da parte della sezione olandese, permisero a Van Gerwen di inserirsi immediatamente nelle competizioni giovanili della PDC e arrivare a raggiungere la prima finale nel 2003, per poi vincere in serie 10 Open Youth nel 2005.

Come si suol dire: “chi ben comincia, è a metà dell’opera”.

In BDO, spiaggia, come abbiamo imparato, in cui tutti devono passare, l’olandese non ha mai dominato come ora sta facendo in PDC, ma se consideriamo che era minorenne e che teoricamente il suo obiettivo era arrivare il prima possibile nel professionismo, questo non deve far scalpore.

La notte emblematica della carriera di MVG è quella della finale mondiale del World Lakeside della BDO del 2007, quando insieme a Klaasen e Van Der Voort, decide di fare il grande salto a dimostrare nuovamente il grande lavoro compiuto dalla federazione orange.

I primi due anni di colui che poi fu definito “alieno”, furono duri e faticosi. Dopo aver sfiorato una clamorosa vittoria con Taylor nel 2007, durante il World Championship, l’inesperienza dell’olandese pesò notevolmente. Il primo torneo portato a casa da MVG, fu un Players Championship nel 2009 che gli fece guadagnare le prime 6 mila sterline.

Il 2012 è l’anno di consacrazione definitiva di Van Gerwen, che aveva dimostrato buone caratteristiche ma non aveva ancora inciso a livello di vittorie.                                                                                                   

Vinse in serie: un UK Open Qualifiers, quattro Players Championship e il World Grand Prix di Dublino, Major bellissimo che seguiremo insieme a ottobre; ed entrò nei primi dieci al mondo in un lasso di tempo molto breve.

Il 2013 si aprì con una splendida prestazione nel mondiale, 17 frecce perfette in fila, sbagliando la diciottesima al D12 per diventare il primo giocatore a fare un back to back nine darts finish, e una finale persa contro il più forte di tutti i tempi, cioè Taylor.

Riuscì comunque a rifarsi vincendo la Premier League, in finale proprio contro The Power, chiuse l’annata con una serie di Pro Tours e qualche torneo minore non televisivo.

Aprì il 2014 con la gioia più grande per un giocatore di freccette, il trofeo più ambito di tutto il pianeta: il World Darts Championship. Dopo un torneo dominato distrusse anche le certezze di Peter Wright in finale con il risultato di 7-2.                                                                                                              Fu il primo a fare un whitewash a Taylor, battendolo 7-0 in Premier League; vinse il mondiale a squadre in coppia con Barney giocando al 117 di media e portò a casa il suo secondo Grand Prix battendo in finale James Wade.

Perse il trono a favore di Gary Anderson nel 2015, ma si rifece subito con una vittoria nel Master battendo Van Barneveld 11-6; la vittoria dello UK Open su Wright e il primo titolo a Blackpool nel World Matchplay.

Nel 2016 perse in semifinale durante il mondiale mentre sconfisse Taylor nel Masters in semifinale, distrusse il record della più alta media televisiva con un 123.90 in un match di Premier League, MVG era ormai entrato a gamba tesa nella PDC dimostrando di potersi candidare a diventare uno dei giocatori più forti di tutti i tempi.

Portò a casa il secondo titolo consecutivo del Matchplay, distrusse un giovane Rob Cross con un nove frecce e due big fish nella stessa partita, e sul finire dell’anno vinse: European Championship, Grand Slam of Darts, World Series, e Players Championship Final.

Chiuse il 2016 ed aprì il 2017 con la vittoria in finale contro Gary Anderson del World Championship, diventando per la seconda volta campione del mondo. Mantenne la corona del Master per il terzo anno consecutivo, ma poi, forse a causa anche della notizia della futura nascita di una figlia, MVG si rilassò notevolmente limitandosi alla partecipazione, concludendo l’anno però con la vittoria nel Grand Slam of Darts, terzo consecutivo.

Il 2018 si aprì con la più grossa sorpresa della storia delle freccete che nella figura di Rob Cross vide la vittoria del giocatore da pub sui professionisti, consacrando The Voltage, che sconfisse in fila MVG e Taylor, nell’olimpo delle darts.

Il ritiro di Taylor fece rilassare leggermente MVG che aveva vissuto la rivalità come una sfida continua e molto difficile da sostenere. L’olandese non aveva più l’eterno nemico al suo fianco ma comunque non aveva perso la buona abitudine della vittoria. Vinse infatti il quarto titolo consecutivo nel Master, e il 100esimo titolo non televisivo della sua carriera, diventando così il secondo giocatore a farlo, proprio dopo The Power.

Vinse la terza Premier League consecutiva, e nonostante l’eliminazione al primo turno del Matchplay, chiuse l’anno con la vittoria di 6 masters.

Arriviamo dunque a raccontare di un giocatore che negli ultimi sei mesi si è portato a casa mondiale e Premier League.

Michael Van Gerwen non è semplice da descrivere. Lo puoi amara divinamente, anche perché la sua superiorità rasenta il divino, o puoi avere una trave negli occhi che non ti permette di apprezzare il suo talento. MVG ha allungato la carriera a Taylor e forse è stato anche uno dei motivi per cui The Power ha pensato al ritiro. Perché l’olandese ha elevato il livello di tutti, ha obbligato i giocatori a dare sempre il meglio in pedana perché l’alieno distrugge record su record.

Van Gerwen è entrato nelle case di tutti gli appassionati di freccette, ha sdoganato l’esultanza in pedana e ha battuto tutti i giocatori del circuito.

Parliamo di un giocatore che ha vinto più di 100 titoli in carriera, che è al primo posto nel ranking mondiale da più di 4 anni, che ha messo a segno più di dieci nine darts finish nella sua carriera, e che ha quasi 6 milioni di sterline nel suo conto bancario.
MVG non è un giocatore, MVG è una religione. Perché se mai doveste andare a vedere un match di freccette dal vivo, vi verranno i brividi quando diventerà tutto verde, ma soprattutto sarete investiti dall’euforia quando un signore calvo con la maglia di MVG magari dovrà andare in bagno, state certi che tutto il palazzo si alzerà e canterà in coro: “Mighty Michael Van Gerwen”. Perché non c’è molto da dire Van Gerwen è semplicemente sublime, Van Gerwen è l’alieno e essere Mighty Mike penso sia difficile, ma può essere anche la cosa più bella del mondo.

Michael Van Gerwen ha rivoluzionato le freccette è stato insignito della medaglia al valor sportivo per i Paesi Bassi, è uno degli sportivi olandesi più influenti, quando va a vedere il PSV tutto lo stadio è ai suoi piedi. MVG è un dominatore, e chi domina lo puoi soltanto amare.

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