Ricordandovi che gli ottavi si giocano al meglio dei 21 legs, proveremo a presentare i match che comporranno il tabellone in un torneo che ha già regalato tante emozioni. Si deve sempre vincere con almeno due legs di scarto se no si va ad oltranza fino a raggiungere il 14 pari, per poi giocarsi la vittoria in un sudden death leg.

Ma andiamo ad analizzare le partite.

Michael Van Gerwen- Glenn Durrant.

Si parte subito col botto. Una sfida molto interessante ad aprire gli ottavi di finale. MVG ha giocato in modo pessimo contro Beaton nonostante il passaggio del turno, la condizione del campione del mondo preoccupa, non tanto per la media, che ogni tanto può abbassarsi, ma quanto per la percentuale in doppia che denota numeri da amatore. Di fronte a lui avrà un Durrant in palla che ha eliminato Lewis giocando in modo sublime. Da poco in PDC Duzza è un giocatore pericoloso e che ha fatto tanto nella BDO, e che dopo il grande passo ha deciso di dimostrare tutto il suo talento. E’ una variabile impazzita e potrebbe “scalpare” anche il numero uno del mondo.

Michael Smith – Max Hopp.

Altro bel match quello tra Bully Boy e The Maximizer. Il tedesco soffre i giocatori rapidi come Smith ma sappiamo anche che il numero 6 del mondo gioca sempre su buoni livelli ma pecca in doppia, caratteristica che invece il tedesco non ha. Hopp è pericoloso proprio per questo motivo perché chiude sempre con buone percentuali in chiusura e tutti sanno che si tira “la tripla per la gloria ma la doppia per la vittoria”. Sarà sicuramente un match equilibrato, attenzione alla emotività di Smith, anche se lo vediamo leggermente più avanti.

James Wade- Mensur Suljovic.

Si inizia a fare sul serio anche tra teste di serie in questo fantastico Matchplay. The Machine vs The Gentle è una sfida davvero interessante. Wade giocherà solido come sempre ma ha dimostrato più volte di soffrire l’austriaco in quanto giocatore compassato e difficile da gestire, sono 9 le vittorie di Suljovic sui 13 incontri tra questi due arcieri. L’austriaco apprezza molto questo torneo e potrebbe infilare l’ennesima vittoria di questo duello, ma attenzione alla costanza di The Machine, pericolosissimo.

Gary Anderson – Mervyn King.

Altra sfida di grande spessore questa tra due grandi amici prima che avversari. Anderson arriva da un periodo no, sappiamo dell’infortunio alla schiena che si porta dietro con costanza; ha giocato non troppo bene con Noppert e dovrà valutare la sua tenuta della pedana. King è un giocatore pericoloso, forte e costante che ha la particolarità di giocare coi tappi nelle orecchie per evitare il frastuono della folla. Soffre lo scozzese però ed è per questo che lo vediamo più avanti.

Steven Bunting – Ian White.

Partita senza storia in teoria visto anche i match del primo turno che hanno avuto come protagonisti entrambi gli arcieri. Bunting ha avuto molta fortuna con un Price che non ha sfruttato il suo killer instinct nei momenti clou del match; White ha invece strapazzato Cullen ma dovrà pensare di giocare una partita molto diversa con l’inglese. The Diamond sta dimostrando tutto il suo valore negli ultimi mesi, mentre Bunting arriva da un periodo no ma vuole risorgere. Sarà White a spuntarla senza troppi patemi.

Rob Cross – Krzysztof Ratajski

Quando vedrete il nome di Bobby per quanto ci riguarda lo vedrete affiancato costantemente alla vittoria, in quanto è il mio primo nome per il Phil Taylor Trophy. Inoltre il numero due del mondo ha demolito un giocatore forte come Dobey e possiamo anche dire che il sorteggio gli ha sorriso. Affronterà infatti Ratajski che è un giocatore pericoloso ma che dovrà elevare il suo livello di gioco di almeno dieci punti per competere con The Voltage. Vittoria dell’inglese quasi certa.

Daryl Gurney – Keegan Brown.

Ci sarà grande equilibrio in questo match. Gurney è sicuramente più forte di Brown, ma l’inglese ha avuto la miglior percentuale in doppia del primo turno, fondamentale in cui il nord irlandese soffre spesso. Il giovane Brown avrà dalla sua tutto il Winter Gardens che, soprattutto nei derby oltre manica, è in grado di spingere notevolmente i giocatori inglesi. Difficile prevedere il comportamento in pedana di Superchin, che soffre pressione ed errori, ci potrebbe essere una sorpresa, che non stupirebbe molto vista la grande qualità del giocatore, come ormai sapete, in maglia rosa.

Simon Whitlock – Peter Wright.

Una classica delle freccette che chiuderà il secondo turno del Matchplay. Avanti Wright nelle 19 sfide tra questi due splendidi arcieri e soprattutto dispensatori di folklore. La fortuna ha abbracciato Whitlock nel primo turno, che meritava di uscire contro un Hendo sicuramente più in palla, Wright invece ha confermato il buon periodo che lo vede arrivare da tre titoli consecutivi in meno di 100 ore. Sarà una sfida all’ultima freccia ma vediamo più avanti Wright.

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