Pensi al mondo dei motori e non puoi che accostare il rombo all’Italia. È piuttosto lungo il novero di scuderie “made in Italy” che hanno scritto la storia sia con le due che con le quattro ruote. Non sempre però è corrisposto un periodo florido di piloti, specialmente quando si parla di automobili. Per ritrovare nomi di spicco è obbligatorio tornare indietro nel tempo, anche di oltre cinquant’anni. In totale sono 95 i piloti italiani ad aver corso in Formula 1, quindi dagli anni Cinquanta.  Vediamo quali sono stati i più vincenti.

Formula 1: la Top 5 dei migliori piloti italiani

  1. ALBERTO ASCARI
    Nato a Milano agli inizi dello scorso secolo, con la Prima Guerra Mondiale appena lasciata alle spalle, è considerato uno dei piloti più vincenti di un’epoca in cui la Formula 1 era molto diversa (e distante) da quella di oggi. Il pilota ha vinto 13 Gran Premi in carriera, salendo sul podio 17 volte e conquistando due titoli mondiali a inizi anni ’50. Non solo F1 per una leggenda delle quattro ruote, protagonista anche alla Carrera Panamericana del 1951, vincitore della 1.000 km di Nurburgring nel 1953 e protagonista anche alla Mille Miglia e alla 24 Ore di Le Mans in quegli anni. Una leggenda che, anche a distanza di decenni, resta un riferimento.
  2. GIUSEPPE EMILIO “NINO” FARINA
    Prima di Alberto Ascari però, sono stati diversi i pionieri nel mondo della Formula 1 per quello che riguarda la storia dei piloti italiani nella categoria: indimenticabile anche Nino Farina - nato nel 1906, piemontese, e unico insieme al già citato Ascari a poter vantare nel suo palmares la conquista di un titolo iridato - nel 1950, aprendo poi la strada ai tanti che sono venuti dopo. Il torinese ha conquistato 20 podi in carriera e vinto cinque GP, uno dei quali dal peso specifico enorme per tutto quello accaduto dopo - il GP di Gran Bretagna del 1950, gara inaugurale della storia della Formula 1. Non un precursore, se possibile ancora di più: il primo a togliersi una soddisfazione del genere.
  3. RICCARDO PATRESEPadova, classe 1954, Patrese fa parte di un’altra generazione rispetto ai grandi del passato, ma al tempo stesso è legato a una Formula 1 che non esiste più. È uno di quelli che ha fatto la gavetta che in molti oggi percorrono per arrivare a sedersi su una monoposto, correndo con i kart, in Formula 2 e Formula 3, prima di approdare nel 1977 al top della sua carriera su vetture che sono diventate la sua vita: 257 Gran Premi - dei quali sei vinti, togliendosi la prima soddisfazione nel 1982 su una pista iconica come quella di Monaco a bordo della Brabham (casa automobilista che lo ha accompagnato fino all’approdo all’Alfa Romeo nel 1983).
  4. MICHELE ALBORETOIl pilota milanese erede di Ascari, grazie a una carriera sorprendente sotto l’aspetto dei risultati in serie minori è riuscito a conquistare un posto nella Formula 1 - alla guida della Tyrrell - dal 1981 in poi. Protagonista in griglia di partenza per ben 215 GP, ne ha vinti cinque (di cui la prima grande affermazione a Las Vegas nel 1982). Ha guidato diverse autovetture e si è ritrovato a cambiare tante scuderie, prima di tornare a dedicarsi anche ad altre competizioni sempre a quattro ruote.
  5. ELIO DE ANGELISRomano, classe ’58, Elio De Angelis - ricco di famiglia e da sempre appassionato di motori - è stato protagonista prima con i kart e poi sbocciato nelle serie minori fino a portarlo alla Formula 1. Debutta nel 1979 alla guida della monoposto della scuderia britannica Shadow. Le sue prestazioni gli permettono di trasferirsi alla Lotus, risultando più volte più efficace, veloce e vincente anche di un campione come Mansell e conquistando con quella scuderia il primo GP della sua carriera - nel 1982 in Austria. Alla termine della sua avventura in Formula 1, sono 109 i GP a cui ha preso parte, conquistando due vittorie.

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