Archiviati i primi due appuntamenti della nuova stagione, il Circus riprende il fiato prima di volare verso l’Australia. Tornati in quel di Melbourne dopo il forfait pandemico del 2020 e del 2021, i protagonisti della Formula 1 troveranno un circuito rivisitato nella configurazione, con l’intento di agevolare lo spettacolo e l’azione in pista.

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Pronostici GP Australia: i piloti favoriti

La doppia tappa notturna della penisola arabica conduce verso il terzo weekend dell’anno. Nei gran premi di apertura si sono divisi la posta in palio Leclerc e Verstappen. A giudizio di molti il mondiale sarà combattuto tra loro due.

Confermata la competitività della Red Bull dopo l’ottimo 2021, la bagarre iridata ha ritrovato una Ferrari protagonista, capace di imporsi a Sakhir con una doppietta e a Jeddah come un temibilissimo rivale, nonostante la vittoria strappata da Verstappen a Leclerc nelle ultime tornate di gran premio.

Osservando gli esiti ed i valori in campo dopo i primi due appuntamenti, ogni indizio porta a pensare ad un terzo round tra i due caposquadra dei due team al vertice. Leclerc, alla vigilia del fine settimana australiano leader iridato con 45 punti, proverà ad incrementare il gap dal compagno Sainz (a 33 punti) e da Verstappen (a soli 25 punti a causa del ritiro nel GP del Bahrain). La F1-75 di Maranello appare infatti poter essere la favorita assoluta sul circuito semi-cittadino di Melbourne, che sembra sposarsi meglio con le proprie caratteristiche rispetto al tracciato arabo.

Assolutamente da non sottovalutare è però la Red Bull. La scuderia anglo-austriaca ha dimostrato estrema competitività: sarà con ogni probabilità ad un livello molto simile della Rossa. Si giocherà molto sui dettagli, dalla strategia al pit-stop, passando per eventuali Safety Car.

Se Leclerc e Verstappen rimangono i favoriti avendo mostrato un livello di guida impareggiabile per i più, da osservare sono anche i rispettivi compagni di squadra. Sergio Perez ha iniziato il mondiale meglio rispetto al passato anno, conquistando la pole in quel di Jeddah. Dall’altra parte Carlos Sainz ha mostrato estrema solidità, conquistando due podi in due GP: chissà che un colpaccio non possa essere dietro l’angolo anche per lo spagnolo, ancora a secco di vittoria in F1.

Passate in rassegna le due scuderie al vertice, è il momento di spostare il focus sulla Mercedes. Campione del mondo per otto anni consecutivi dal 2014 al 2021, il team di Brackley ha iniziato il 2022 in sordina, rivelandosi terza forza, in un limbo tra le prime due ed il resto del gruppo. Nonostante il doppo ritiro Red Bull in Bahrain, Mercedes ha solamente un punto in più in classifica costruttori: le difficoltà riscontrate dai piloti sono evidenti, ma c’è fiducia per il futuro. Fiducia che tuttavia non sarà ancora al massimo in Australia: Hamilton e Russell dovranno probabilmente recitare ancora la parte degli outsider, cercando di sfruttare al massimo ogni opportunità per raggiungere un podio che, sulla carta, appare ancora appannaggio di Ferrari e Red Bull.

Arriva in Australia come quarta forza la Alpine di Alonso e Ocon. Lo spagnolo ex McLaren e Ferrari vorrà riscattare il ritiro dell’ultimo GP, nel quale Alonso ha perduto solidi punti. I solidi punti vuole invece continuare a immagazzinarli Esteban Ocon: il transalpino #31 ha iniziato la stagione conquistando una P7 ed una P6 e vorrà continuare il trend positivo.

Sorrisi anche sui volti dei motorizzati Ferrari: il motore con il Cavallino Rampante soddisfa Haas e Alfa Romeo, che possono alzare la testa dopo annate difficili. Positivo è stato il ritorno dell’ultim’ora di Kevin Magnussen in Haas: nonostante la fiducia ancora da ritrovare, il danese è stato capace di ottenere una P5 al secondo debutto ed una P9 in Arabia Saudita. Più sfortunato Mick Schumacher, undicesimo in Bahrain e ritirato anzitempo dal weekend di Jeddah dopo il brutto incidente in qualifica. Sorrisi anche in casa Alfa Romeo: il nuovo arrivato Bottas si è rapidamente ambientato, segnando una P6 all’esordio con i colori di Hinwil. Non male anche l’esordio in F1 del cinese Zhou che, con un decimo ed un undicesimo posto, ha confermato l’Alfa Romeo competitiva a centro gruppo. Lente d’ingrandimento su Magnussen e Bottas, pronti a battagliare ancora con le due Alpine alla ricerca di punti preziosi.

Scorrendo la graduatoria, maggiori difficoltà, anche lato affidabilità, si riscontrano in casa AlphaTauri. La sorellina della Red Bull ha conquistato solo 8 punti, equamente divisi tra Gasly e Tsunoda. I due piloti del team di Faenza si dividono anche due ritiri, ultimo quello del nipponico classe 2000 nel pre-gara arabo.

In coda al gruppo di scuderie hanno deluso in questo avvio di 2022 McLaren, Aston Martin e Williams. La Williams, simile alla Mercedes, non trova competitività ed al momento si conferma fanalino di coda. Simile è la situazione di Aston Martin, ancora a secco di punti: in Australia torna (ed esordisce nel 2022) Sebastian Vettel dopo la quarantena, riuscirà a tirare fuori qualcosa dalla vettura inglese?

Arriva in Australia come sorpresa negativa anche la McLaren del padrone di casa Ricciardo. Unico acuto positivo è il settimo posto di Norris a Jeddah: a Woking c’è però parecchio da lavorare. Meglio non puntare su questi tre team per il fine settimana australiano.

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