Dopo il GP d’Italia, la Formula 1 chiude la stagione europea per il 2023 e si sposta a Singapore. I team saranno così impegnati sotto i riflettori dello scenografico circuito di Marina Bay. Pista cittadina, ricavata dalle strade della città asiatica, il circuito di Singapore nell’edizione 2022 ci ha regalato stupende lotte in pista e tanta incertezza, con la pioggia sempre dietro l’angolo. 

Il circuito di Marina Bay rispetto alle precedenti edizioni ha cambiato volto nel tratto finale, dove sono ‘sparite’ quattro curve, due ‘esse’ a 90° destra-sinistra e sinistra-destra, sostituite da un unico rettilineo che porta alla chicane prima della curva verso sinistra conclusiva.

Cosa aspettarsi dal GP di Singapore? Andiamo a scoprire insieme i favoriti per la vittoria, nonché tutti i pronostici e le scommesse sulla Formula 1* . per un fine settimana ancora tutto da scoprire.

Come arrivano i team al GP di Singapore

Per la prima volta dall’edizione inaugurale del 2008, il GP di Singapore non vedrà al via il pilota più vincente sulle strade della capitale asiatica, Sebastian Vettel. Chi, invece, non ha mai trionfato a Marina Bay è il dominatore del mondiale 2023, Max Verstappen. L’olandese vanta solamente due podi sul circuito asiatico e anche lo scorso anno fu un GP di Singapore particolarmente difficile per lui. Chissà che non sia questa l’occasione per chiudere definitivamente i conti anche con la pista asiatica e ottenere il tanto atteso successo. Il campione del mondo in carica dovrà, tuttavia, fare i conti con Sergio Perez. Il messicano non è mai stato una reale minaccia per Max, che ora vanta più di 100 lunghezze di vantaggio in classifica, ma Checo si è dimostrato più volte maestro nei circuiti cittadini. Basti pensare che le sue uniche due vittorie in questa stagione risalgono proprio ai cittadini di Baku ed Arabia Saudita. La RB19 resta, in ogni caso, la vettura da battere. Con l’unica incognità della pioggia, la monoposto di Milton Keynes si è dimostrata regina in fase di trazione e nelle curve a bassa velocità, tutte caratteristiche affini ad un circuito ad alto carico come Singapore.

Lo stesso non si può dire della Ferrari. La SF-23 quest’anno ha sempre faticato quando si è trattato di cercare un assetto più carico aerodinamicamente. Basti pensare le poco positive prestazioni di Olanda, Ungheria e Monaco. La Rossa ha, però, ben figurato a Monza, dove il ruolo di seconda forza non è mai stato messo in discussione, soprattutto grazie alla efficace spinta del propulsore di Maranello. In quest’ottica, le già ricordate modifiche al terzo settore dovrebbero favorire la vettura di Leclerc e Sainz. Se a ciò si unisce la sperimentazione, durante i test di Fiorano, di un’ala ad alto carico, le speranze per i tifosi della Rossa di vedere i propri pilori lottare, verosimilmente, per il terzo gradino del podio si accrescono, soprattutto considerando le doti velocistiche in Qualifica della Rossa. 

La concorrenza resta, in ogni caso, particolarmente agguerrita. A Singapore ci si attende il ritorno al vertice di Aston Martin e McLaren. Entrambe le vetture inglesi hanno faticato sui rettilinei dell’Autodromo di Monza, ma potranno tornare a fare la voce grossa a Marina Bay. Fernando Alonso ha ben figurato a Zandvoort, pista per certi versi simile a quella asiatica e non ha mai nascosto che la sua AMR23 predilige circuiti ad altro carico. Stesso discorso per il duo Norris – Piastri, che, tuttavia, dovrà evitare qualsiasi rischio di scontri fratricidi come accaduto a Monza. 

Da non dimenticare, come ovvio, la W14. La vettura di casa Mercedes, dopo le radicali modifiche di Monaco, si è dimostrata la monoposto più versatile del lotto (alle spalle di Red Bull). Lewis Hamilton, dopo un GP d’Italia complicato ma concluso, comunque, con ottimo passo, è intenzionato ad avvicinare il secondo posto in classifica generale di Alonso. George Russell punta, invece, alla riscossa dopo alcuni weekend non lineare e Singapore pare essere la giusta occasione per i due piloti di Brackley. 

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