La nuova stagione di Formula 1 sta per ripartire: questo sarà l’anno più lungo in termini di calendario, con l’ultima gara il 1° dicembre 2019.

Tante le novità e le scommesse online* di questa stagione: sulle macchine (cambiano le mescole delle gomme, che si riducono), tra i partecipanti (3 i rookies che debutteranno in questa stagione) e le scuderie (ritorna infatti l’Alfa come team ufficiale). Alcune certezze rimangono, come la Ferrari, che quest’anno festeggia i suoi 90 anni e che sarà guidata da Leclerc, il pilota più giovane a guidare una Ferrari dal ‘61.

I test sono già partiti e le scuderie sono più competitive che mai: cosa ci aspetterà in questo 2019?

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Abbiamo intervistato Davide Valsecchi, ex-pilota, commentatore tecnico e volto della Formula 1 in Italia. Grazie alle sue parole siamo riusciti ad ottenere una visione dall’interno del mondo della Formula 1.

 

L'Insider:  Ti aspettavi l'avvicendamento di Maurizio Arrivabene con Mattia Binotto? Come hai valutato la scelta di cambiare la sua figura e non quella del tecnico delle strategie Inaki Rueda accusato di diversi errori l'anno scorso?

Davide Valsecchi:  Sì, onestamente me lo aspettavo; la sensazione è che per Maurizio i rapporti con la squadra si fossero un po’ incrinati. Dopo la gara di Suzuka quando ci furono errori di strategia lui criticò apertamente l'operato del team e non fu ricevuta benissimo all'interno del box. Inoltre c'è da considerare che quando diventi team principal della Ferrari sei consapevole che sei obbligato a vincere e se non ci riesci il tuo lavoro diventa un lavoro a scadenza. Arrivabene è arrivato molto vicino alla vittoria, ha migliorato di molto la squadra rispetto al suo predecessore e l’ha resa vincente in termini di gare, ma purtroppo non ha portato a casa il titolo anche a causa di qualche errore di troppo da parte dei piloti. 
Binotto è un tipo preparato e simpatico con una carriera in forte ascesa. È obbligato alla vittoria perché è per questo che gli hanno dato il ruolo: dobbiamo fargli un grande in bocca al lupo perché per battere le Mercedes a volte non basta fare il massimo delle proprie capacità ma serve essere perfetti.          
Rueda era un mago quando era in Lotus con Raikkonen al rientro dal ritiro ed è stato un brocco la passata stagione in Ferrari. I giudizi nel Motorsport cambiano completamente a distanza di poche gare, forse la verità sta nel mezzo perché c'è da sottolineare che nel 2018 gli errori di strategia sono stati commessi quando ormai la Ferrari era in una situazione di classifica difficoltosa e se non trovavi la mossa vincente avresti perso. Gli errori di Vettel durante l'anno hanno inciso molto di più rispetto a quelli di strategia avvenuti nelle ultime gare.

 

L'Insider:  Cosa ti aspetti dalla stagione di Charles Leclerc? Vettel, dopo i problemi della passata stagione, non potrebbe aver bisogno di un pilota di maggior esperienza a fianco?

Davide Valsecchi:  Per tre anni Vettel ha avuto al suo fianco Raikkonen, il pilota più esperto della F1 attuale. Negli ultimi due anni ha commesso errori che possono capitare ma che avrebbe dovuto evitare. Purtroppo per lui, se si considerano i titoli vinti, lo stipendio e il fatto che corri per Ferrari si può dire che non è stato all'altezza del suo curriculum o del suo talento. Hamilton gli è stato superiore e a parer mio la Ferrari ha fatto una grande mossa a prendere Leclerc. 
Mi aspetto che batta Sebastian! Ha l'occasione della vita, ha di fianco un campione con 4 titoli mondiali forse un po’ in difficoltà; da pilota quale miglior occasione per diventare la nuova stella dell'automobilismo mondiale? Ho la sensazione che possa essere il suo momento.

 

L'Insider:  Come vedi il cambio di strategia della Ferrari che storicamente ha sempre avuto una chiara distinzione tra primo e secondo pilota a differenza della Mercedes in cui si è sempre puntato su due piloti che potessero puntare entrambi al titolo? Credi che a Vettel dopo alcuni errori della passata stagione, vogliano mettere maggiore pressione con Leclerc? 

Davide Valsecchi:  Credo che la scelta sia giusta. Con questa Mercedes così affidabile e così veloce puntare su un solo pilota anche in ottica mondiale costruttori lo ritengo sbagliato. Se il tuo pilota di punta commette un errore o non è in giornata perderesti punti preziosi. Sono veramente curioso di vedere la sfida interna tra i piloti Ferrari. Ho la sensazione che sarà una delle cose più belle del mondiale 2019. Dalla Ferrari ci diranno che non c'è nessuna sfida, che Leclerc dovrà imparare e che avrà tempo di dimostrare; io dico che la cattiveria agonistica del monegasco sarà per tutti noi una bella scoperta e che metterà un bel po’ di pressione su Sebastian Vettel.

 

L'Insider:   Dopo l'ottimo finale di stagione, ti aspetti che la RedBull possa essere alla pari delle due big, Ferrari e Mercedes?         

Davide Valsecchi:  Difficile da giudicare la RedBull, se non impossibile. Una cosa è certa: se Verstappen corre come la seconda metà dello scorso campionato è da Mondiale. Ma la vettura con il nuovo motore Honda rischia di soffrire in affidabilità e molto spesso le RedBull nella prima parte di stagione non sono mai competitive al pari Ferrari e Mercedes. Perciò per loro sarà molto difficile vincere il Mondiale. Se lo facessero per il team sarebbe un colpo eccezionale.

 

L'Insider:  Ti aspetti un exploit della Renault dopo l'arrivo di Daniel Ricciardo, da sempre considerato un ottimo sviluppatore?        

Davide Valsecchi:  La Renault è un team che sta investendo molto e lo dimostra anche il fatto che ha ingaggiato Ricciardo. Il pilota è molto concreto e fa pochissimi errori, era praticamente la scelta perfetta per tentare di migliorare. Davanti a loro però ci sono solo i tre top Team ed ho la sensazione che forse si avvicineranno ma non riusciranno a prenderli. Il loro obiettivo sarà quello di raggiungere un podio: mai fatto in carriera da Hulkenberg e non ancora ottenuto dal team Renault da quando è ritornata.

 

L'Insider:  Le novità aerodinamiche presentate da team di profilo minore come Alfa o McLaren possono risultare determinanti per una stagione al di sopra delle aspettative?

Davide Valsecchi:  Alfa ha migliorato moltissimo l'anno passato e può tentare un colpo rischiando. McLaren è praticamente obbligata ad azzardare perché il 2018 è stato uno degli anni peggiori della loro storia automobilistica.

 

L'Insider:  Chi ti aspetti si distinguerà come giovane pilota emergente? Chi potrà essere la sorpresa della stagione (sia a livello di pilota che di scuderia)?

Davide Valsecchi:  Dico Russel. Nelle categorie minori ha avuto una carriera alla Leclerc vincendo quasi tutto. Mercedes lo ha ingaggiato come Ferrari fece con Leclerc quando ancora non era in F1 e il ragazzo oltre ad avere una grande talento nella guida è molto maturo. In F2 era un vero e proprio astro e ha vinto il campionato al debutto. Nei test in F1 con Mercedes è sempre stato molto veloce ora c'è da vederlo al debutto in gara. Unica vera problematica è il fatto che se Williams va come nel 2018 sarà molto difficile valutare le performance dei piloti. Sia lui che Kubika quest'anno avranno un lavoro molto duro davanti a loro.

 

L'Insider:  A livello esclusivamente estetico, qual è secondo te la macchina più bella?

Davide Valsecchi:  La macchina più bella è quasi sempre la Ferrari! Sarà per il colore rosso, per la tradizione straordinaria che hanno avuto nel motorsport o per il fatto che sono italiano, ma quando vedo le varie presentazioni mi innamoro sempre della Ferrari. Detto questo, in pista la macchina più bella non conta nulla: conta la più veloce con il pilota più forte.

 

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