Marquez tenta l'allungo!

Motori accesi a Le Mans, riparte infatti dalla Francia il motomondiale con il solito Marquez a comandare la classifica dopo il successo di Jerez. La sensazione però, al quinto circuito di gara, è che qualcosa in MotoGP sia cambiato o per lo meno stia cambiando: lo stesso Marc è tornato in cima sì ma a fatica, e alle spalle si ritrova un gruppone difficile da seminare.

Su tutti la sorpresa è Alex Rins che dovrà riconfermarsi, per ora la sua classifica conta quota 69, in termini di punti, appena uno sotto lo spagnolo. C’è poi un Dovizioso apparentemente costante ma che ancora non ha convinto fino in fondo, ciononostante per adesso la sua Ducati resta ancora aggrappata solidamente ai primi della classifica a distanza di soli tre punti. La certezza, eterna, porta sempre il nome di Valentino Rossi ma ancora una volta la classe del pilota di Tavullia spinge tifosi e non, a credere che anche quest’anno ci sia spazio per ambire a qualcosa in più del suo momentaneo quarto posto.

Il circuito francese da questo punto di vista non facilita anzi, semmai complica il rebus legato al vincitore: nelle ultime tre edizioni sul podio più alto son saliti tre piloti diversi rispettivamente, nell’ordine, Lorenzo, Vinales e Marquez. È questa una statistica che induce a pensare che per gli spagnoli la Francia sia terra di conquista e l’analisi si rafforza se si allarga la visione sull’intera cronistoria del gran premio; nelle ultime dieci edizioni infatti, per nove volte hanno trionfato gli iberici.

Lato tecnico il Bugatti Le Mans si presenta un circuito misto, fatto di curve lente e accelerazioni improvvise, indicazione chiara che servirà trovare il giusto feeling con le gomme e soprattutto un buon grip con l’asfalto per favorire la trazione; più in generale potremmo definirlo quanto meno tollerante per i freni: il circuito è difatti privo di staccate particolarmente esigenti, fatta eccezione per la curva 6, questa sì frenata difficile e in discesa.

C’è poi la variabile meteo che può contribuire ad aggiungere un pizzico di imprevedibilità al tutto, magari lasciando spazio a qualche outsider, inteso sia come team che come pilota. Non è prevista pioggia per ora ma la possibilità vagheggia nell’aria tra imprecazioni di alcuni e speranze di altri.

Non resta dunque che aspettare il semaforo verde, sperando che i presupporti trovino conferme nella gara di Domenica regalando quindi una sfida ricca di sorpassi e colpi di scena. Tutti i piloti dovranno fare del loro meglio perché quest’anno la MotoGP non fa sconti a nessuno né, al contrario, regala punti a chi tiene il gas troppo chiuso.

Appuntamento alle 14, dunque, ai piloti e agli appassionati non resta che il solito augurio: buona gara!

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