Tutto l’ambiente delle due corse intravede il traguardo di una delle stagioni più complicate dal punto di vista logistico, se non ingestibile. Con enorme difficoltà, gli organizzatori sono riusciti a creare un calendario di 14 gare complessive (15 per Moto2 e Moto3 che hanno corso anche in Qatar all’esordio), con l’obiettivo di rendere quanto più “credibile” e appassionante possibile la competizione.

Col senno di poi verrebbe da esclamare “Peccato!” per gli aficionados del mondo delle due ruote, in particolare alla luce della grande incertezza che ancora domina il finale di stagione. La prima delle due tappe valenciane sarà dunque crocevia fondamentale in vista dell’ultima tappa in Portogallo. 14 punti il bottino da difendere per Joan Mir dalle grinfie di Fabio Quartararo e Maverick Vinales.

GP d'Europa: i piloti favoriti

Per capire meglio ciò che ci aspetta nelle tre gare conclusive, è necessario anche cogliere le voci dei protagonisti. La parola chiave per Mir sarà inevitabilmente “pressione”. Il pilota maiorchino ha dichiarato di non curarsi di ciò che pensano o fanno gli avversari, ma di concentrarsi solo sulle sensazioni che la moto gli trasmette.

Alle sue spalle ci sono due piloti Yamaha, ossia Quartararo e Vinales. Il weekend in terra spagnola non è cominciato nel migliore dei modi, dal momento che la casa giapponese è stata punita con un’ammenda di 100 punti nella classifica costruttori per irregolarità al motore. Il furetto francese arriva da un duplice appuntamento disastroso a Teruel, dove ha raggranellato solo un ottavo posto. Per il 21enne nizzardo sarà una prova soprattutto psicologica più che tecnica.

Vinales ha invece limitato i danni, rimanendo comunque a tiro di Mir con 19 lunghezze di ritardo. La sensazione è che gli episodi sfortunati accaduti nel corso della stagione stiano comunque influendo sul rendimento del corridore catalano, visto che hanno attentato la sicurezza personale. Chi invece potrebbe trarre grande vantaggio dalla situazione generale è Franco Morbidelli, quarto in graduatoria. La seconda vittoria stagionale conquistata a Teruel è un’incredibile iniezione di fiducia. Il compagno di squadra di Quartararo è ormai una presenza scomoda per lo stesso pilota francese ed è senza dubbio quello che correrà con la spensieratezza al 100%.

GP d'Europa: gli outsider

Ancora papabili come candidati al titolo ci sono Andrea Dovizioso e Alex Rins. Nessuno dei due ha realmente grandi chance di arrivare al comando, ma il loro rendimento potrebbe incredibilmente incidere nell’economia generale. In particolare Rins, che ha conquistato un primo e un secondo posto a Teruel, risulta particolarmente in gas e non farà sicuramente calcoli se vuole provare ad accorciare le distanze.

Nubi minacciose incombono anche su Pol Espargaro, Alex Marquez e Jack Miller. Un trittico di piloti fuori dai giochi ma già capace di guastare la festa ai protagonisti. Il fratello di Aleix ha ottenuto tre podi fino a questo momento, portando in auge la KTM. Il meno celebre dei Marquez si è classificato secondo nelle ultime due gare, prima dell’uscita di quindici giorni fa. Infine il pilota Ducati, un animale da qualifica che cerca riscatto in gara.

Nota di cronaca per la presenza eventuale di Valentino Rossi a Valencia. Si attende l’esito del secondo tampone ma l’impressione è che il suo sedile venga preso da Garrett Gerloff, un talento emergente della Superbike.

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