Quando si parla di football americano, soprattutto in Italia, la prima cosa che viene in mente è il Super Bowl, la partita più attesa dell’anno e la finale del campionato NFL, che quest’anno si giocherà nella notte fra domenica e lunedì, alle 00:30 ora italiana ad Atlanta, Georgia, e vedrà sfidarsi i New England Patriots ed i Los Angeles Rams .

La cosa che più impressiona riguardo al Super Bowl, sono i vari dati e numeri che si possono usare per provare a descrivere l’importanza di questa partita oltreoceano, come ad esempio l’impressionante share televisivo che raggiunge ogni anno in America con punte del 72% nel corso del Super Bowl n° 50, ma anche l’edizione dell’anno scorso ha raggiunto uno share del 68%, con una media di 103 milioni di americani intenti a guardare l’evento; in Italia ancora non siamo a quel livello, ma nella passata edizione Fox Sports ha raggiunto il 2,7% di share, con oltre trecentomila contatti.

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Dato l’altissimo share televisivo, le aziende fanno a gara per accaparrarsi una delle pubblicità che andrà in onda nel corso della partita: per poter avere uno spot da 30 secondi si arrivati a pagare cinque milioni di euro nel 2018, con le grandi compagnie che lavorano un anno intero per preparare la pubblicità da mandare in onda durante la finale (Apple nel 1984 annunciò il primo Macintosh con una pubblicità destinata a rimanere nella storia).

Per dare un’ulteriore idea di quanto sia importante il Super Bowl e quanti soldi girino intorno a questo evento basta pensare quanto costa un biglietto per la partita, con i prezzi dei rivenditori che variano da un minimo di 2000 ad un massimo di 20.000 euro per un posto nelle file basse dello stadio, da dove la partita è ben più visibile ed apprezzabile; la regola sulla distribuzione dei posti prevede che una parte dei posti siano riservati ai tifosi della squadra che solitamente gioca nello stadio, in questo caso gli Atlanta Falcons, ma questi biglietti sono appena il 12% del totale.

Una delle cose per cui è conosciuto maggiormente il Super Bowl in Italia è l’Halftime Show, ovvero lo “spettacolo” che viene organizzato ogni anno nel corso dell’intervallo della partita e per il quale vengono chiamati solitamente artisti di fama mondiale; nel corso della storia molti grandi artisti hanno preso parte all’halftime show; nel 1993 ad esibirsi fu ad esempio Michael Jackson, in uno show che sarebbe rimasto nella storia; nel 2002, pochi mesi dopo l’attentato alle Twin Towers furono gli U2 a salire sul palco, con il tributo all’11 Settembre che catturò la maggior parte delle attenzioni; lo spettacolo del 2004 verrà ricordato invece per l’incidente occorso negli ultimi secondi dello spettacolo di Justin Timberlake e Janet Jackson, con Timberlake che per errore o per malizia tolse uno strato di troppo di vestito della Jackson.

Quest’anno toccherà invece ai Maroon 5 intrattenere i tifosi e gli spettatori nello spettacolo dell’intervallo, supportati da due artisti originari di Atlanta, entrambi rapper, come Travis Scott e Big Boi.

Un momento molto emozionante, e molto più esposto alla critica dell’halftime show è sicuramente quello che precede il kickoff quando viene suonato l’inno americano, interpretato ogni anno da un importante artista americano: quest’anno tocca a Gladis Knight, originaria di Atlanta, che dovrà riuscire a far emozionare tutto il pubblico, non facendo rimpiangere gli artisti delle passate edizioni, Whitney Houston e Beyonce su tutti.

Quindi tutti pronti, manca sempre meno al Super Bowl, restate sintonizzati su Betway, poiché nei prossimi giorni usciranno le preview sulle due squadre che si affronteranno ad Atlanta: i New England Patriots del veterano Tom Brady ed i Los Angeles Rams del più giovane Jared Goff.

 

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