FRANCIA - GALLES 
(venerdì ore 21)

Saranno Francia e Galles a Parigi questa sera (ore 21) a dare il via all'edizione 2019 del Sei Nazioni. Il Galles ha vinto 6 delle ultime 7 sfide dirette (2 anche a Parigi): Un anno fa a Cardiff finì 14-13 per i padroni di casa, 2 anni fa i bleus vinsero 20-18 a Parigi. La Francia del c.t. Jacques Brunel ha l'obbligo di riscattare la clamorosa (e storica) sconfitta con le Figi nell'ultimo test di novembre (14-21), ma resta una squadra imprevedibile: esattamente un anno fa, sempre nella prima giornata del Sei Nazioni e sempre a Parigi, era riuscita a tener sotto l'Irlanda fino all'ultimo minuto, quando a ribaltare tutto pensò Johnny Sexton con un incredibile drop nell'ultimo possesso della partita (13-15). Galles che si presenta come favorito, come lo era anche l'Irlanda, sapendo che una vittoria a Parigi e poi un calendario molto favorevole potrebbero aprire interessanti scenari. Galles che viene da una serie di 9 vittorie consecutive: altre 2 ed eguaglierebbe il record della nazionale. Per l'esordio nel Sei Nazioni Brunel lancia subito titolare il centro figlio d'arte Romain Ntamack (20 anni ancora da compiere, figlio di Emile, bleus negli anni 90), stella dell'Under 20 che un anno fa ha dominato Sei Nazioni e Mondiale e lanciato quest'anno in pianta stabile dal Tolosa. Una scelta anche romantica, visto che l'altro centro sarà il rientrante Wesley Fofana, che ha già annunciato il suo addio alla nazionale dopo la Coppa del Mondo. All'ala un altro giovanissimo, il 22enne Damian Panaud, che di caps ne ha però almeno già 6. A questa gioventù farà da scudo l'esperienza della mediana con Morgan Parra e Camille Lopez, confermati nonostante il disastro con le Figi. Anche il Galles e il c.t. Warren Gatland azzardano una scelta coraggiosa in mediana, con Tomos Williams (settimo cap, terzo da titolare, prima presenza nel Sei Nazioni) preferito al più esperto Gareth Davies, a far coppia con l'apertura Gareth Anscombe, confermato dopo le ottime performance di novembre. Al posto di Leigh Halfpenny (fermo dalla concussion di novembre) a estremo gioca Liam Williams. In terza linea recuperati Ross Moriarty e Josh Navidi.

 

FORMAZIONI
Francia: 15 Maxime Medard; 14 Damian Penaud, 13 Wesley Fofana, 12 Romain Ntamack, 11 Yoann Huget; 10 Camille Lopez, 9 Morgan Parra, 8 Louis Picamoles, 7 Arthur Iturria, 6 Wenceslas Lauret; 5 Paul Willemse, 4 Sebastien Vahaamahina, 3 Uini Atonio, 2 Guilhem Guirado (c), 1 Jefferson Poirot. A disposizione: 16 Julien Marchand, 17 Dany Priso, 18 Demba Bamba, 19 Felix Lambey, 20 Greg Alldritt, 21 Baptiste Serin, 22 Gael Fickou, 23 Geoffrey Doumayrou.
Galles: 15 Liam Williams; 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Hadleigh Parkes, 11 Josh Adams; 10 Gareth Anscombe, 9 Tomos Williams, 8 Ross Moriarty, 7 Justin Tipuric, 6 Josh Navidi; 5 Alun Wyn Jones (c), 4 Adam Beard; 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Rob Evans. A disposizione: 16 Elliot Dee, 17 Wyn Jones, 18 Samson Lee, 19 Cory Hill, 20 Aaron Wainwright, 21 Gareth Davies, 22 Dan Biggar, 23 Owen Watkin.

 

SCOZIA - ITALIA
(sabato ore 15.15)

Al match di Murrayfield l'Italia arriva reduce da 17 sconfitte consecutive nel Sei Nazioni: le prime 7 con l'ex c.t. francese Jacques Brunel, le ultime 10 con Conor O'Shea. L'ultima vittoria degli azzurri resta però proprio quella di Edinburgo sulla Scozia del 28 febbraio 2015 (22-19). Scozia che ha vinto poi le successive 6 sfide dirette: 3 nel Sei Nazioni, un test estivo (Singapore 2017) e due di preparazione prima della Coppa del Mondo 2015. C'è un esordiente nel XV del c.t. scozzese Greg Townsend: il centro Sam Johnson (è australiano, ha 25 anni ed è ai Glagow Warriors dal 2015), già convocato per i test di novembre, saltati poi per infortunio. Rispetto al test con l'Argentina (14-9), 4 cambi per infortuni: Tommy Seymour al posto di Sean Maitland all'ala, il tallonatore Stuart McInally (al posto di Fraser Brown), la seconda linea Ben Toolis (al posto di Jonny Gray) e il flaker Sam Skinner (al posto di Hamish Watson). Numero 8 giocherà invece Ryan Wilson, con Josh Strauss in panchina. Altri due gli esordienti in panchina: il flanker Gary Graham e il tallonatore Jake Kerr.. Anche il c.t. azzurro Conor O'Shea lancia un debuttante: la seconda linea David Sisi delle Zebre, preferito ad Alessandro Zanni. Rispetto al XV sceso in campo con gli All Blacks nell'ultimo test di novembre, le novità sono 4: il ritorno a numero 8 del capitano Sergio Parisse (resta fuori l'infortunato Jake Polledri, con Bram Steyn che passa da numero 8 a flanker), che toccherà quota 66 presenze nel Sei Nazioni diventando primatista assoluto (staccando l'irlandese Brian O'Driscoll), l'esordio di Sisi, Angelo Esposito (che torna a un anno dal grave infortunio al ginocchio) all'ala e Luca Morisi centro, con lo spostamento all'altra ala di Michele Campagnaro (restano fuori Luca Sperandio e Tommaso Benvenuti). In panchina le novità sono Federico Ruzza (seconda linea), l'utility Edoardo Padovani e Ian McKilnley: l'irlandese sarà l'apertura di scorta al posto di Carlo Canna.

 

FORMAZIONI
Scozia: 15 Stuart Hogg; 14 Tommy Taylor, 13 Huw Jones, 12 Sam Johnson, 11 Blair Kinghorn; 10 Finn Russell, Greig Laidlaw, 8 Ryan Wilson, 7 Jamie Ritchie, 6 Sam Skinner; 5 Grant Gilchrist, 4 Ben Toolis; 3 WP Nel, 2 Stuart McInally, 1 Allan Dell. A disposizione: 16 Jake Kerr, 17 Jamie Bhatti, 18 Simon Berhan, 19 Gary Graham, 20 Josh Strauss, 21 Ali Price, 22 Adam Hastings, 23 Chris Harris.
Italia: 15 Jayden Hayward; 14 Angelo Esposito, 13 Luca Morisi, 12 Tommaso Castello, 11 Michele Campagnaro; 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi; 8 Sergio Parisse (c), 7 Abraham Steyn, 6 Sebastian Negri; 5 Dean Budd, 4 David nuaorè, 18 Tiziano Pasquali, 19 Federico Ruzza, 20 Jimmy Tuivati, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Ian McKinley, 23 Edoardo Padovani.

 

IRLANDA - INGHILTERRA
(sabato ore 18.15)

Irlanda e Inghilterra hanno vinto le ultime 5 edizioni del Sei Nazioni: doppietta irlandese 2014-2015, poi quella inglese 2016-2017 (con un Grande Slam) e infine il Grand Slam irlandese di un anno fa. Gli ultimi due confronti li ha vinti l'Irlanda: lo scorso anno a Twickenham (24-15) e due anni fa a Dublino (15-9), quando negò lo Slam al XV della Rosa. L'ultima vittoria dell'Inghilterra è del 2016 (21-10), l'ultima affermazione a Dublino è del 2013 (12-6). C'è Manu Tuilagi titolare dopo quasi 5 anni nel XV inglese. Il centro samoano dei Leicester Tigers ha ritrovato la nazionale lo scorso novembre nel test con l'Australia, dopo una serie di infortuni che ne avevano praticamente interrotto la carriera internazionale per 4 anni (25 caps tra il 2011 e il 2014, poi una presenza nel Sei Nazioni 2016). Tuilagi farà coppia con Henri Slade: decisione che ha portato all'esclusione di George Ford, con Owen Farrell (capitano) confermato all'apertura come a novembre (nella gestione di Jones aveva giocato praticamente sempre da centro). Dopo avere saltato per infortunio i test di novembre, tornano i fratelli Billy (numero 8) e Mako Vunipola (pilone), mentre in terza linea fanno il loro debutto nel Torneo Tom Curry e Mark Wilson. Nella scelta del triangolo allargato, Jones ha mischiato un po' le carte: Elliot Daly sarà estremo, Jonny May e Jack Nowell le ali. In panchina un esordiente: il mediano di mischia Dan Robson.

 

FORMAZIONI
Irlanda
: 15 Robbie Henshaw; 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale; 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray; 8 CJ Stander, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony; 5 James Ryan, 4 Devin Toner; 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy. A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 David Kilcoyne, 18 Andrew Porter, 19 Quinn Roux, 20 Sean O’Brien, 21 John Cooney, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour.
Inghilterra: 15 Elliot Daly; 14 Jonny May, 13 Henry Slade, 12 Manu Tuilagi, 11 Jack Nowell, 10 Owen Farrell (c), 9 Ben Youngs; 8 Billy Vunipola, 7 Tom Curry, 6 Mark Wilson; 5 George Kruis, 4 Maro Itoje; 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola. A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Ellis Genge, 18 Harry Williams, 19 Courtney Lawes, 20 Nathan Hughes, 21 Dan Robson, 22 George Ford, 23 Chris Ashton.

 

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