Juventus: vittoria mutilata

La delusione juventina per il fallimento in Champions League sarà spazzata via dai festeggiamenti per l’ottavo scudetto consecutivo? Probabilmente no, anche se è sicuro che contro la Fiorentina la squadra di Allegri riesca ad ottenere il punto che le manca per vincere matematicamente il titolo a prescindere da quanto lunedì sera farà il Napoli contro l’Atalanta. Inutile fare ragionamenti tattici, al di là dell’allergia di Allegri per discorsi simili: una Juventus rabbiosa dopo la sconfitta con l’Ajax vuole festeggiare lo scudetto all’Allianz Stadium contro una Fiorentina che a questo campionato non ha più niente da chiedere, se non un finale onorevole che consenta a Montella di ambientarsi per poi impostare le stagioni future, visto il contratto fino al 2021 che gli hanno fatto dopo l’esonero di Pioli. La squadra viola non vince una partita da due mesi ed in questo 2019 in campionato ha ottenuto i tre punti soltanto due volte, con Spal e Chievo. Un bilancio negativo, che i Della Valle ritengono fallimentare pensando di avere una squadra almeno da Europa League. A dirla tutta, prendendo Muriel a metà stagione pensavano di essersi guadagnati l’Europa, ma i risultati dicono che la loro squadra è ormai un posto dove valorizzare i giocatori per poi venderli, una specie di Udinese 2.0. Da metà campo in su forse la Fiorentina è davvero da parte alta della classifica ma per il resto la distanza con le prime è notevole e quella con la Juventus imbarazzante. Più che possibile la goleada bianconera, contro una Fiorentina già con la testa alla semifinale di Coppa Italia con l’Atalanta, che potrebbe fare la differenza fra una stagione pessima e una discreta.

Indiscreto - Nel dopo Juventus-Ajax c’è stata la riconferma di Allegri da parte di Andrea Agnelli, al di là del contratto che Allegri ha ancora per un anno. In realtà la partita è ancora aperta e diversi consiglieri di Agnelli, Nedved in testa, ritengono il ciclo di Allegri chiuso. La sensazione è che le dimissioni sarebbero gradite.