Roma, vittoria scacciapensieri

Sulla strada per la qualificazione Champions della Roma l’ostacolo più duro non è certo il Cagliari attuale, di fatto già salvo e senza obbiettivi. Sarà indubbiamente la partita del cuore per Claudio Ranieri, che in Sardegna ha vissuto alcuni fra gli anni più belli della sua carriera da allenatore, con la doppia promozione dalla serie C1 alla A fra il 1988 e il 1990. L’allenatore della Roma è tornato a respirare dopo il faticoso pari di San Siro: il calendario della Roma è ottimo, ma la paura di Ranieri è che la testa non sia sul presente. Il suo futuro personale è segnato, anche se a parole si lascia aperta una porta per la riconferma, ma molto più interessante è ciò che sta avvenendo a livello societario. Totti preme per un ruolo più di responsabilità, Massara è stato riconfermato come direttore sportivo e Pallotta vorrebbe ingaggiare una nuova figura che un po’ ricordi quella del poco rimpianto Monchi. Il nome più caldo è quello dell’attuale direttore sportivo del Torino, Gianluca Petrachi, ma al di là del nome bisognerà capire se Franco Baldini continuerà ad avere un ruolo come superconsigliere della proprietà americana: allo stato attuale sembra di sì. Non sono problemi del Cagliari, che viene da un ottimo periodo, una sola sconfitta (con la Juventus) nelle ultime sei partite e un margine di 11 punti sulla terzultima: stagione strapositiva, nonostante il cattivo inizio, frutto della coerenza tattica di Maran (mai ha derogato dal 4-3-1-2, con il centrocampo a rombo) e della buona stagione di Cragno, Pavoletti, 12 gol finora in campionato, e soprattutto di Barella, ormai uno degli uomini mercato da quando i calciatori italiani sono tornati di moda. Partita da uno fisso, anche se la testa libera del Cagliari potrebbe fornire sorprese.

 

Indiscreto – La nuova linea della Roma post Monchi è di diventare sempre più italiana, per questo Nicolò Barella sarà uno degli obbiettivi principali dei giallorossi a prescindere da come finirà il valzer dei direttori sportivi. Certo è che 50 milioni di liquidità per un giocatore la Roma attuale non potrebbe spenderli nemmeno per Messi, a prescindere dalla qualificazione Champions.

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