Cristiano Ronaldo si appresta a vivere la sua nuova esperienza con il Manchester United, dopo l'ultima stagione con la maglia della Juventus. Dopo due Scudetti conquistati con i bianconeri, nel 2020/21 è arrivata la delusione del quarto posto, anche se il portoghese è riuscito comunque a mettere in bacheca una Coppa Italia, una Supercoppa e il titolo di miglior marcatore della Serie A.

Nonostante il rendimento, che guardando ai numeri racconta ancora di un giocatore in grado di fare la differenza, (anche se ancora manca l’agognata Champions su cui puntavano molti appassionati di scommesse calcio*), in molti – tra tifosi e addetti ai lavori – si chiedono se lo sforzo del club bianconero per CR7 (economicamente parlando) sia stato giustificato. In sostanza, Cristiano Ronaldo è stato conveniente per la Juventus?

 

Quanto è costata l’operazione Cristiano Ronaldo alla Juventus

La risposta è soggettiva per molti versi, ma è comunque possibile analizzare alcuni numeri della Juventus e come questi sono cambiati dall’arrivo di Ronaldo a Torino nel luglio del 2018. A cominciare dal peso dell’operazione CR7, particolarmente alto: costato 115,5 milioni, il portoghese pesa ogni anno sui conti della Juve per circa 86,2 milioni (circa 28,8 milioni di ammortamenti e 57,3 di stipendio lordo, che sale intorno ai 64 considerando il costo azienda).

Cifre che hanno portato a una crescita tra le spese per il club: il costo della rosa (stipendi tesserati+ammortamenti) è passato dai 300 milioni del 2017/18 a 388,9 milioni di euro del 2019/20, con quest'ultima stagione su cui pesa l'accordo tra club e giocatori sul taglio di quattro mesi di stipendi.

I ricavi commerciali e da sponsor della Juventus negli ultimi 3 anni

Se rimane difficile attribuire una specifica fetta dei ricavi commerciali della Juventus a Cristiano Ronaldo, è comunque possibile indagare l’evoluzione dei ricavi da sponsor e pubblicità dall’arrivo del portoghese. I ricavi da sponsor della Juventus nel 2017/18, quindi prima di Ronaldo, erano stati pari a 86,9 milioni.

Nel 2019/20, nonostante l’emergenza Coronavirus, il club bianconero ha registrato ricavi commerciali pari a 129,6 milioni (+49%), che potrebbero ulteriormente salire nel 2020/21 considerando che nel primo semestre il dato recitava 69,5 milioni (+6% rispetto al 31 dicembre 2019). In mezzo, i 108,8 milioni della stagione 2018/19, a testimonianza di una crescita continua.

Una crescita spinta soprattutto dai rinnovi con Adidas (accordo passato da 23 a 51 milioni a stagione) e con Jeep (da 17 a 45 milioni annui), marchio che ora fa parte di Stellantis (il cui azionista di maggioranza è Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann).

A livello commerciale, l'altra fonte di entrate in possibile aumento con l'arrivo di Ronaldo è quella relativa al merchandising: la gestione interna da parte della Juventus ha portato a far salire i ricavi dai 16,3 milioni netti del 2017/18 a 26,5 milioni nel 2018/19, con impatto legato al Covid poi nel 2019/20 (12 milioni) e nel primo semestre del 2020/21 (9 milioni).

L’impatto di CR7 sui social account della Juventus

Da segnalare anche l’impatto sulla crescita dei follower dei canali social della Juventus, che ha sicuramente beneficiato dell’acquisto di Ronaldo, anche se l'aumento dei seguaci (oggi a quota 104,5 milioni tra Instagram, Facebook e Twitter) non ha una diretta correlazione con l'aumento dei ricavi commerciali. Giorgio Ricci, Chief Revenue Officer bianconero, aveva spiegato che si tratta di un aspetto importante anche per gli sponsor, ma «solo in parte. C’è una piccola correlazione fra il prezzo pagato da uno sponsor e il numero di follower, ma le aziende chiedono il cosiddetto “engagement”, ovvero la capacità di coinvolgere i follower, di renderli attivi e interessati alle proposte del club».

In particolare, la spinta significativa è arrivata su Instagram, dove Cristiano Ronaldo domina la scena con oltre 321 milioni di follower. Il suo arrivo ha trascinato anche l’account ufficiale del club piemontese, passato dai circa 10 milioni di seguaci di luglio 2018, ai 50,3 milioni di agosto 2021.

Gli altri costi e ricavi dei bianconeri

Se i dati sulla crescita di ricavi e seguaci restano comunque legati anche alle prestazioni della squadra, la certezza per la Juventus è il costo da sostenere ogni stagione per Ronaldo, che tra ammortamento e stipendio è pari a 86,2 milioni.

Un investimento che più che dai risultati in Champions, dove la Juventus ha incassato dai diritti tv nel triennio con CR7 praticamente la stessa cifra dei tre anni precedenti (264 milioni nel 2015-2018, contro i 260 milioni del 2018-2021), è stato coperto via via da un esponenziale aumento delle plusvalenze.

I ricavi dalla gestione dei diritti dei calciatori sono cresciuti anno su anno, passando dai 102,4 milioni dell’ultima stagione pre-Ronaldo ai 172 milioni del 2019/20. In mezzo i 157,2 milioni della stagione 2018/19 e l’unica eccezione degli 8,5 milioni nei primi sei mesi del 2020/21. Quest’ultimo dato è stato tuttavia influenzato dall’emergenza Covid, che ha contribuito a “cambiare le regole” del calciomercato nelle ultime sessioni.

Quanto sono costati i gol e gli assist di Cristiano Ronaldo alla Juventus?

Per concludere, considerando le prime tre stagioni, la Juventus ha messo sul piatto oltre 278 milioni di euro per Ronaldo – tra ammortamenti e costo azienda del calciatore –, un investimento davvero notevole. Considerando il solo stipendio, è possibile infine fare un conto curioso. Ogni singolo gol o assist fin qui messo a segno dal portoghese è costato ai bianconeri, considerando il solo stipendio lordo, 1,39 milioni di euro.

Negli ultimi due campionati, le mancate entrate della vendita dei biglietti al botteghino sono già costate 426 milioni ai conti disastrati delle società. E ora sono a rischio anche gli incassi della prossima stagione. Il calcio in Europa vive grazie alla vendita dei diritti televisivi, ed è soprattutto al tifoso da divano che si rivolge il marketing del pallone. Eppure, in un'industria che galleggia sul debito e brucia cassa, senza lo spettatore da stadio il sistema rischia il collasso.

Nel 2020/2021 le mancate entrate da stadio hanno pesato sulle casse dei club per 317,9 milioni. Nel biennio, quindi, gli stadi chiusi sono costati alla Serie A 426,1 milioni a cui si aggiungono il calo dei ricavi commerciali e gli sconti chiesti da sponsor e televisioni, in nome del fatto che un calcio senza pubblico dal vivo ha meno appeal. Secondo le proiezioni della Lega di Serie A, ogni giornata del prossimo campionato potrebbe portare nelle casse dei club 9 milioni, per un incasso potenziale di 342 milioni.

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