Il Punto di Max Callegari sulla stagione di Serie A

Max Callegari analizza la stagione di Serie A, esaminando i migliori e peggiori del campionato 2020/2021.
Un’altra estate qui…! Più disinvolta e… Mille avventure che non finiranno se per quegli amori esisteranno nuove spiagge… Per descrivere questo calcio liquido, non serve elevarsi alle massime sociologiche di Baumann: basta ricorrere alla creatività di Renato Zero, con le sue spiagge che rappresentano gli stadi e le città che i nuovi allenatori andranno a popolare. La Serie A è appena finita ma sembra già un’eternità: delle prime 8, solo Milan e Atalanta hanno mantenuto la stessa guida tecnica. Vale quindi la pena fissare un po’ di punti a futura memoria su questi 9 mesi vissuti velocemente e, in molti casi, pericolosamente. Per non dimenticare (cit.).
- Conte – È venuto, ha vinto, ha incassato (ricchi premi e cotillon) e se n’è andato. A metà dell’opera. Vincendo in patria e fallendo in Europa. All’Inter come alla Juve e al Chelsea. Detestato dagli avversari, idolatrato dai suoi adepti. Fedele (solo) a se stesso, strepitoso contropiedista, in campo (ma meglio non farglielo notare) e fuori.
🔝 https://t.co/PkMT58tuQk pic.twitter.com/G2OrMwEKeW
— Inter 🏆🇮🇹 (@Inter) May 24, 2021 - Kessie – È lui la mente che Pioli (applausi!) ha armato in campo per scatenare il suo Milan giovane e ambizioso, inizialmente scanzonato e poi bloccato dalla pressione. Sembrava il ciclista che nel giorno del Mondiali parte da outsider, lasciato scappare dai favoriti che poi, a forza di pensare “tanto rallenta, tanto lo prendiamo”, finiscono per guardarlo mentre taglia il traguardo a braccia alzate. Non è andata così, anzi: il finale è stato adrenalina pura, con l’incubo della beffa all’ultima curva come già nel 2018/19 (vittoria a Ferrara e Inter salvata da D’Ambrosio sulla sirena contro l’Empoli). L’ivoriano che iniziò a Cesena da difensore centrale si è preso sulle spalle il peso della qualificazione, trasformando rigori in serie con il ghiaccio nelle vene. Presidente-giocatore davanti agli occhi di Ibrahimovic, capitano a lungo non-giocatore (19 presenze in campionato, esattamente la metà del totale).
- Spezia – Il vero miracolo Italiano. Ha iniziato la stagione con un gruppo di debuttanti in Serie A, allenatore compreso, senza stadio e in ritardo rispetto alle altre.
Picco•••Portovenere: promessa mantenuta ✅ 🦅
— Spezia Calcio (@acspezia) May 26, 2021
➡️ https://t.co/HuCoFzVkm3 pic.twitter.com/zQ0dAsVG0B - Belotti – Capitano coraggioso e a volte, per le energie che disperde lontano dalla porta, fin troppo generoso. Simbolo del Torino che vorrebbe ma non può, tremendismo a oltranza (suo) e a intermittenza (della squadra, direttamente proporzionale ai progetti ondivaghi del club). Dopo l’anno di gloria 16/17 non è più andato oltre i 16 gol a campionato. L’Europeo alle porte può spalancare ogni scenario: si imporrà a livello internazionale? Mostrerà di poter giocare “con” e “per” la squadra in partite così importanti? Poi, a fine torneo, si porrà la madre di tutte le domande: restare al Toro o cercare il salto di qualità? In attesa delle risposte, una cosa è certa: se andrà via, non potrà essere tacciato di alto tradimento. Perché servito la causa torinista per 6 anni con senso di appartenenza e dedizione e un upgrade della sua carriera sarebbe più che legittimo.
- D’Aversa – La sua vicenda resterà una tra le più simboliche di questa stagione. Aveva lasciato da eroe al termine di quella precedente, dopo due promozioni consecutive e altrettante salvezze, infastidito dalle critiche al suo gioco verticale ed essenziale, “palla a loro e giochiamo noi” (semicit.). È tornato sull’onda della delusione cittadina e societaria dopo il rapido fallimento di Liverani, in forza di un contratto ancora esistente. Ma ormai la magia era spenta e il lungo filo che aveva accompagnato il suo quadriennio si era spezzato irrimediabilmente. Tra giocatori arrugginiti (Gervinho) ammaccati (Inglese) e troppo giovani, l’impresa è parsa da subito impossibile.
Mister Enzo #Maresca si presenta: "Arrivo in un club che ha fatto la storia del calcio: Parma è una bella sfida"
— Parma Calcio 1913 (@1913parmacalcio) May 27, 2021
🎙️💛💙
Guarda la conferenza e leggi le sue parole 📹📝⤵️#ForzaParma