Allegri ha lasciato la panchina della Juventus dopo 5 anni, avendo vinto sempre il campionato di Serie A*, ma mai la tanto bramata Champions League. Il nuovo allenatore sarà chiamato a migliorare questa lacuna e a dare un gioco più “europeo” a questa rosa di campioni; proviamo ad immaginarci come potrebbero essere le diverse Juventus del futuro.

Mauricio Pochettino

L’allenatore del Tottenham, come Allegri, è giunto alla fine di un ciclo durato cinque stagioni, un secondo posto in Premier due anni fa e quattro qualificazioni alla Champions League consecutive, cosa non scontata contando tutte le big presenti nel campionato inglese.
Se dovesse davvero essere lui il prescelto per la panchina della Vecchia Signora siamo sicuri che la Juve andrebbe sicuramente a cercare gli uomini giusti per lui sul mercato.
In Inghilterra, l’allenatore originario di Torino (altro indizio), si è sempre schierato con un 4-2-3-1 classico, con una mediana molto muscolare e una trequarti tutta fantasia, accompagnata da una grande spinta dei terzini, in particolare Trippier.
Alla Juventus potrebbe emulare lo stesso tipo di modulo, esaltando così i giocatori più tecnici della rosa e farli dialogare tra di loro.
In porta ed in difesa ci aspetteremmo pochi ritocchi, visto che molti giocatori sembrano già adatti al suo tipo di gioco molto fisico, potrebbe arretrare Emre Can in fase difensiva e ci sarà sicuramente bisogno dell’acquisto di un difensore per coprire il ritiro di Barzagli.
A centrocampo Pochettino si è sempre schierato con una mediana improntata al pressing costante e alla copertura degli spazi, quindi Matuidi potrebbe benissimo ricoprire il ruolo di Sissoko nel Tottenham, e affianco a lui potrebbe esserci un giocatore come Milinkovic-Savic, che è nei radar della Juventus. Pjanic in questo caso sarebbe libero di partire, oppure potrebbe essere impiegato sulla trequarti alla “Eriksen”, giocatore diverso che dispone però della stessa tecnica del bosniaco. Se non Pjanic ci sarà sicuramente Aaron Ramsey sulla trequarti a ricoprire quel ruolo a “tuttocampo” e di primo pressing, che con la sua dinamicità cade a pennello.
In attacco, contando anche il ritorno di Gonzalo Higuain, Pochettino dovrà sfruttare al meglio tutte le frecce del suo arco. Ronaldo potrebbe ricoprire il ruolo di punta centrale, mentre ai lati ci sarebbero Douglas Costa, giocatore alla “Lucas Moura” perfetto per i contropiedi e per le sue giocate improvvise, e dall’altro lato un giocatore come Bernardeschi o Cuadrado. A questo punto però rimarrebbero molte questioni, come Dybala, Kean, Higuain e Mandzukic. Il croato dovrebbe ricoprire il ruolo di “riserva bonus” soprattutto per le palle alte, come Llorente quest’anno al Tottenham. Uno tra Kean e Higuain dovrebbe partire (molto più probabile il secondo) ed infine Pochettino avrà il difficile compito di trovare il ruolo adatto a Paulo Dybala, che quest’anno ha fatto il collante tra centrocampo e attacco, senza riuscire però a trovare le giocate con continuità.

Probabile formazione 4-2-3-1: Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Milinkovic-Savic, Matuidi; Bernardeschi/Dybala, Ramsey, Douglas Costa; Cristiano Ronaldo.

Maurizio Sarri

Da Mauricio a Maurizio il passo è breve, da Napoli a Torino, ci ha insegnato Higuain, che è  altrettanto breve. Si fa sempre più concreta l’ipotesi di Maurizio Sarri sulla panchina bianconera, l’attuale allenatore del Chelsea si giocherà la finale di Europa League nel derby contro l’Arsenal e poi potrebbe mollare da vincente la squadra di Londra.
Perché potrebbe andare alla Juventus? Conosce già il campionato italiano, ed è stato uno dei pochi ad aver soffiato un titolo proprio alla Juventus in Italia, e l’anno scorso è andato davvero vicino a poter vincere lo scudetto.
Sarri alla Juventus potrebbe tra l’altro rincontrare Gonzalo Higuain, suo giocatore nel Napoli prima e nel Chelsea poi, nonostante il suo apporto ai blues non sia risultato fondamentale, potrebbe anche decidere di tenerlo a discapito di Mandzukic.
La formazione tipo che Sarri potrebbe adottare in questa Juventus sarebbe il suo solito 433, modulo che gli permette di far girare velocemente la palla con reparti molto vicini e compatti.
Lo abbiamo visto al Napoli e lo abbiamo visto al Chelsea, a Sarri piace far dialogare i suoi giocatori e insistere su certe scelte finché non diventano quasi automatiche e meccaniche, dando però poche possibilità a chi non si adatta al suo stile di gioco.
La Juventus si metterebbe sicuramente alla ricerca dei giocatori giusti per permettere a Sarri di poter esprimere il suo gioco, quindi una mezz’ala in grado di rendere allo stesso modo in entrambe le fasi sarebbe la priorità, uno tra Milinkovic-Savic e Pogba insomma.
Le chiavi del centrocampo andrebbero sicuramente a Miralem Pjanic, che ormai sta diventando un maestro nel ruolo da regista, Cancelo e un centrocampista di qualità dalla sua parte, uno come Ramsey, permetterebbero alla Juventus di poter avere un “lato forte” dal quale impostare l’azione e trovare buchi nella difesa avversaria.Per quanto riguarda il tridente offensivo, una scelta sarebbe quella di provare Paulo Dybala molto più vicino alla porta, come Mertens ai tempi di Napoli, permettendo così al talento argentino di liberare tutto il suo estro senza doversi occupare dei lavori di “rifinitura”. Ai suoi lati il solo CR7 e un’ala tecnica come Bernardeschi in grado di garantire anche copertura nel lato più offensivo.

Probabile formazione 4-3-3: Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Ramsey, Pjanic, Milinkovic-Savic; Bernardeschi, Dybala, Cristiano Ronaldo.

Pep Guardiola

Il sogno più grande per i tifosi bianconeri è proprio Pep Guardiola, il suo nome si è fatto caldo negli ultimi giorni e ora ci credono davvero. Pep è l’unico di questi allenatori che ha già vinto una Champions League, e che ha sempre garantito annate di grande livello e, soprattutto, titoli.
L’inventore del “tiki-taka” viene da due Premier League vinte consecutivamente, ma non può vantare di un percorso europeo invidiabile nelle sue avventure al Bayern Monaco e al Manchester City, neanche una finale raggiunta.
Dove ha messo piede ha comunque sempre portato almeno un campionato a casa, però ha sempre portato la propria dirigenza a mettere mano pesante al portafoglio. Cosa che la Juventus ha già fatto e farebbe mettendolo sotto contratto, difficilmente vedremo la Grande Signora spendere come fanno i Citizens da qui a qualche anno.
In ogni caso Guardiola troverebbe una rosa di tutto livello, e sarebbe il primo allenatore ad allenare sia Lionel Messi che Cristiano Ronaldo, un record non da poco.
L’allenatore ex Barcellona sappiamo come prediliga i giocatori tecnici, per questo dovrebbe esserci qualche buon innesto a centrocampo, sacrificando magari Matuidi o Khedira. Il sogno rimane Pogba, ma più realisticamente come abbiamo già detto può arrivare Milinkovic-Savic che coniuga perfettamente tecnica e fisico, il giocatore che serve a questa Juventus.
Anche in difesa Pep potrebbe richiedere qualcuno in grado di garantire una costanza di rendimento pari a quella di Bonucci e Chiellini, e quel giocatore potrebbe essere De Ligt oppure, spendendo meno, Jerome Boateng.
Il modulo che potrebbe adattare Guardiola è il 433, con un mediano in grado di alzare ed abbassare il ritmo del gioco a suo piacimento, e capace anche di fare filtro allo stesso tempo. Potrebbe essere adattato Milinkovic-Savic oppure lasciato Pjanic, giocatore per cui non ha mai nascosto la sua ammirazione Guardiola. Al fianco del mediano comunque due giocatori di grande tecnica come Ramsey e Bernardeschi potrebbero essere adattati e si giocherebbero due posti insieme ad uno tra Pjanic e Milinkovic.
In attacco Pep adora le ali veloci e tecniche, e Douglas Costa (così come Cuadrado) sembra proprio fare il caso per lui, meno indicati Mandzukic e Kean, che però potrebbero comunque trovare i loro spazi, fuori dai radar Gonzalo Higuain. Un’ala in più potrebbe comunque essere richiesta dall’allenatore spagnolo, e all’identikit perfetto potrebbe rispondere il nome di Federico Chiesa, a farne le spese sarebbe Paulo Dybala.

Probabile formazione 4-3-3: Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bernardeschi, Pjanic, Ramsey; Douglas Costa, Cristiano Ronaldo, Chiesa.

Simone Inzaghi

Forse il nome meno atteso, ma anche Simone Inzaghi è nei radar della Juventus e potrebbe finirci per svariati motivi, uno tra tutti: è il più economico, ciò  permetterebbe alla società di muoversi più liberamente sul mercato.
Abbiamo imparato a conoscere la Lazio di Simone Inzaghi in questi anni, gioco veloce ed offensivo, rimettendoci sempre qualcosa in fase difensiva, ma soprattutto l’anno scorso ha mostrato sprazzi di grande calcio e ha finito con il miglior attacco del campionato.
La Lazio quando ha la palla si diverte, e davanti ha fantasia e tecnica pura al servizio della squadra, cosa che, inevitabilmente, va a sbilanciare la squadra, che sembra meno abituata quando si trova in situazioni di difesa, lo testimoniano i numerosi gol subiti negli ultimi due anni.
In un gioco come quello di Simone Inzaghi c’è quindi bisogno di tanta corsa da parte dei centrocampisti e degli esterni in particolare, in più potrebbe ritrovare proprio Milinkovic-Savic, uno dei principali esponenti del suo gioco, che gli ha sempre regalato una soluzione offensiva che poche squadre potevano permettersi: un controllo totale delle palle alte.
Il modulo utilizzato dall’allenatore biancoceleste sarebbe il classico 352 in fase difensiva che si trasforma poi in un 3412 in quella offensiva, abbinando qualità e quantità. Il primo acquisto richiesto sarebbe sicuramente un difensore centrale da affiancare a Bonucci e Chiellini, uno dei nomi sulla lista potrebbe essere quello di Manolas, che si adatterebbe benissimo a fare il terzo centrale a destra nella difesa a 3 di Simone Inzaghi.
A centrocampo ci sarebbe tanto lavoro da fare a Cancelo e Alex Sandro sui lati esterni, con Spinazzola e De Sciglio pronti a farli rifiatare per ogni evenienza, mentre i tre centrocampisti in grado di abbinare qualità e quantità sarebbero Ramsey, Pjanic e Milinkovic-Savic, senza escludere l’opzione Bernardeschi che potrebbe ricoprire il ruolo di Luis Alberto di regista/attaccante aggiunto.
L’attacco a due sarebbe formato da Dybala e Cristiano Ronaldo, potenzialmente devastante, bisogna vedere se Inzaghi riuscirebbe a farli coesistere nel migliore dei modi, con Moise Kean e Mandzukic che potrebbero sperare il contrario, poco spazio invece per Douglas Costa in questo tipo di modulo.

Probabile formazione 3-5-2: Szczesny; Manolas, Bonucci, Chiellini; Cancelo, Milinkovic-Savic, Pjanic, Ramsey/Bernardeschi, Alex Sandro; Dybala, Cristiano Ronaldo.

 

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