L’asse Torino-Milano sin dagli albori del calcio racconta sfide all’interno del rettangolo di gioco così intense da rendere la sfida tra Inter e Juventus l’unico e inimitabile derby d’Italia. Eppure c’è un’altra battaglia, anche questa fatta di tanti intrecci, che si snoda fuori dagli stadi, attraverso incontri segreti e strette di mano dolorose. È la storia degli allenatori “infedeli”, quelli che hanno dato tutto in bianconero per poi colorarsi di nerazzurro, e viceversa.

Analizziamo i cinque allenatori che hanno guidato entrambi i club nel corso della storia di due tra le principali squadre di Serie A*.

Giovanni Trapattoni

Procedendo per ordine, cronologicamente parlando, non possiamo che menzionare il “Trap”. Il 25 Maggio 1976 fu chiamato, quasi a sorpresa, da Giampiero Boniperti, il che significò Juventus. Sulla panchina bianconera il tecnico di Cusano Milanino resterà per dieci anni stravolgendo la storia del calcio, per atteggiamento e tattica. Con il suo schema zona mista Trapattoni vincerà in totale 6 scudetti (uno all’esordio), 2 Coppe Italia, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa UEFA, 1 Supercoppa Europea e 1 Coppa Intercontinentale. A questi record ben presto se ne aggiunse uno nuovo: dopo aver già allenato il Milan e la Juve nel 1987 approdò all’Inter diventando il primo allenatore ad aver guidato le tre principali squadre italiane. Il periodo nerazzurro non si rivelò spumeggiante tanto quanto quello juventino, eppure nel 1988 il Trap riuscì a conquistare lo scudetto dei record diventando l’allenatore più vincente nella storia del campionato italiano. Seguirono poi Supercoppa e Coppa UEFA, ultimi successi prima di far ritorno, ancora una volta, alla Juventus.

Marcello Lippi

Il Trapattoni-Bis concluse un ciclo importante per la Juve, sebbene la sua seconda esperienza in bianconero non fosse stata minimamente paragonabile alla prima. Come si suol dire però chiuse una porta si apre un portone, e la targa in questo caso recitava Marcello Lippi. Puntando sulla freschezza di un giovanissimo Alessandro Del Piero insieme ai più rodati Vialli, Baggio e Ravanelli conquistò il 23esimo scudetto per la Juve, successo che ai bianconeri mancava da ben nove anni. Ma la sorpresa iniziale diventò presto qualcosa di ben più concreto: alla fine Lippi porterà nella bacheca dei bianconeri altri due scudetti, una Coppa Italia — per il double nazionale del 1995 —, due Supercoppe italiane, una Champions League, una Supercoppa UEFA, una Coppa Intercontinentale. Una serie di successi che gli garantirono il curriculum perfetto per prendersi la panchina nerazzurra nel campionato ’99-2000. I suoi successi passati però restarono tali al punto che il bottino all’Inter furono due finali (Coppa Italia e Supercoppa italiana) entrambe perse per giunta. Fu esonerato dopo la prima partita del 2000 senza lasciare traccia, quanto a successi, del proprio passaggio. Alla stregua del suo predecessore però fece ritornò a Torino, replicando, qui sì, le vittorie ottenute durante il primo ciclo, con due scudetti ed una Champions League persa soltanto in finale.

Giampiero Gasperini

Dei quattro precedenti, il Gasp è sicuramente quello meno ricordato, per lo meno dai tifosi della Juve. La sua esperienza a Torino infatti non può essere considerata una vera e propria carriera da allenatore. Alla Juve, l’attuale allenatore dell’Atalanta, guidò solamente le giovanili, vincendo tra l’altro un torneo di Viareggio nel 2003. Ben diversa è la storia vissuta dopo il suo passaggio all’Inter. Giunto a Milano forte delle sue convinzioni tattiche, in particolare l’ancora attuale 3-5-2 molto offensivo, verrà ricordato per aver “imposto”, per eccessiva confidenza nei propri mezzi, la difesa a 3 ad una squadra che in quel momento era ancora troppo scossa e “piena” del Triplete di qualche stagione prima.

Claudio Ranieri

L’allenatore romano è un altro di quegli allenatori che sono passati dai bianconeri ai nerazzurri con qualche anno di distanza.
Claudio è arrivato alla Juventus una stagione dopo lo scandalo di “Calciopoli”, quando i bianconeri erano appena stati promossi in Serie A, e ha riportato subito la Vecchia Signora in Champions League con un ottimo terzo posto dietro solamente a Roma e Inter (entrambe battute nel girone di ritorno).
Nella seconda stagione viene eliminato agli ottavi di finale dal Chelsea nella Champions League, e viene esonerato a due giornate dal termine perché nonostante un ottimo percorso, una crisi finale stava per mettere a repentaglio l’ottima annata e rischiava di far crollare la Juventus dal secondo al quarto posto, facendola così disputare i preliminari di Champions, ma Ciro Ferrara, subentrato a Claudio, è poi riuscito a terminare la stagione al secondo posto.
Passano tre anni e Claudio si ritrova sulla panchina dei nerazzurri, subentrato in corso a Gasperini (che vedremo più tardi), l’allenatore romano riesce a risollevare le sorti dell’Inter con delle buone strisce positive ed un primo posto nel girone di Champions League, salvo poi riaffrontare una pesante crisi dopo Gennaio, durante la quale i nerazzurri vengono prima eliminati dal Marsiglia agli ottavi di finale di Champions League, e poi crollano fuori dalla zona Champions in campionato, caso vuole che venne proprio esonerato dopo aver perso contro la Juventus.

Antonio Conte

Appena arrivato da Londra, Antonio Conte è il nuovo allenatore dell’Inter, ha firmato un contratto triennale di 12 milioni di euro a stagione netti.
Un contratto che non ha reso felici i tifosi juventini, ma neanche tutti i tifosi interisti, che non sono ancora convinti di lui a causa proprio del passato bianconero e delle esultanze dell’ex allenatore del Chelsea.
Un dato che però non può far scontenti i tifosi nerazzurri sono i titoli che Antonio Conte ha sempre portato in bacheca negli ultimi anni da allenatore. Col Chelsea ha vinto una Premier League e FA Cup al suo primo anno in Inghilterra, con la Juventus ben tre scudetti consecutivi e due Supercoppe Italiane, senza dimenticare l’ottima esperienza sulla panchina della Nazionale ad Euro 2016, quando solo la Germania riuscì ad eliminarci ai rigori.
Non sappiamo ancora bene come sarà l’avventura nerazzurra di Conte, però l’Inter ha festeggiato alla grande il suo arrivo tramite i Social Media e alcune dichiarazioni sia dell’allenatore che del presidente: “riporteremo l’Inter dove merita”.

 

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