È davvero raro che il miglior giocatore del primo lunedì di uno Slam è il miglior giocatore dell’ultima domenica. Normalmente, sopravvivi e vai avanti, ma sia Jannik Sinner che Aryna Sabalenka sono stati i giocatori migliori dall’inizio alla fine del torneo australiano.

Sinner se lo è guadagnato nel modo più difficile

Per molti Sinner era il secondo favorito per la vittoria dell’Australian Open dietro al solo Novak Djokovic. Mi unisco al resto del mondo del tennis nel celebrare il suo successo perché si ha la sensazione che se lo sia davvero guadagnato pezzo per pezzo. Apprezzo come ogni anno sia migliorato sempre un po’ di più.

Era un po’ troppo magro e a volte veniva “bullizzato”. Quindi ha costruito il suo corpo in modo da poter giocare cinque set senza sembrare senza fiato. Il suo servizio è migliorato del 3-4 percento ogni stagione e le sue doti difensive ora sono sorprendenti. È anche uno dei pochi giocatori che ha una potenza da KO su entrambi i lati: può sconfiggerti sia con il dritto che con il rovescio.

Sembra che sia un professionista da quando aveva 18 anni. Non lo vedi mai piagnucolare e non lo vedi mai lamentarsi. Ringraziamo la sua squadra e coach Cahill, e anche lui per essersi impegnato in questo processo, perché negli Slam ha sì ottenuto qualche sconfitta al cardiopalma, ma non si direbbe dal modo in cui affronta tutto.

Ha mostrato una tale consapevolezza del contesto della partita nella sua prima finale importante, sapendo che Daniil Medvedev aveva giocato così tante ore e che un corpo può sopportare solo fino ad un certo punto. È sembrato molto composto nel terzo set anche se aveva perso i primi due. È stato davvero impressionante.

Sabalenka è la giocatrice più consistente del mondo

Lo stesso vale per Sabalenka. Piace vedere i miglioramenti e il duro lavoro ricompensati, ma la cosa più impressionante è che 15 mesi fa aveva a che problemi con il servizio e c’erano domande sulla sua forza mentale e sulla fiducia nel suo gioco. Le doti fisiche, invece, ci sono state sin dall’inizio. Quindi meriti a lei per aver risolto queste difficoltà, perché è sempre stata completa. Spero sia gratificante per lei vedere come tutti gli altri ora pensino che le cose stanno andando esattamente come devono andare.

Adesso è arrivata in semifinale o meglio negli ultimi sei Major, e non so se nessuno di noi stupidi l’avrebbe guardata due anni fa e avrebbe detto che sarebbe diventata la giocatrice più consistente del mondo. Ha tutto il diritto di pensare di essere la migliore giocatrice al mondo in questo momento.

Ho anche pensato che Qinwen Zheng fosse fantastica. Molte teste di serie della sua parte del tabellone sono state sconfitte presto, ma c’è una certa pressione che deriva dal sapere che hai una reale opportunità di arrivare ad una finale del Grande Slam già dagli ottavi di finale. Vincere sei partite e trasformare il sogno di giocarsi un titolo Slam in realtà è già di per sé impressionante.

La sua vita cambierà ora. Arrivare in finale per una cinese significa che ci saranno molti occhi puntati su di lei mentre va avanti, ma sicuramente non sarà un grosso problema per lei.

Medvedev è un Hall of Famer

Stiamo giustamente festeggiando Sinner, ma Medvedev è un tipo tosto. Non ha nulla di cui preoccuparsi e ha lasciato tutto a Melbourne. Non importa quanto sia stato buono il tuo livello di forma fisica: l’effetto cumulativo del tempo trascorso in campo alla fine peserà.

Il suo superpotere è giocare scambi prolungati e sfinire gli avversari. Gioca la versione di tennis più efficace di cui è capace e ha ottenuto risultati sorprendenti.

Questa è stata la sua sesta finale Major e non credo che gli diamo abbastanza credito. Non ho mai lasciato una finale di Medvedev pensando che avesse buttato via tutto. Fa in modo che i suoi avversari si guadagnino ogni punto. Ha giocato e perso con Rafa due volte, Novak due volte e un Sinner in super forma. È proprio così che va. Io ho perso quattro finali e ne ho vinta una. Semplicemente è che a volte ti imbatti in qualcuno di migliore in quel giorno.

Ci comportiamo come se questa fosse la cosa che lo spezzerà, ma gli è già successo prima ed è tornato in maniera straordinaria. Sono sicuro che possa essere protagonista di ogni Slam sul cemento nei prossimi due anni e, personalmente, mi piacerebbe vederlo vincere un altro. Ha battuto tutti i migliori giocatori sui palcoscenici più grandi ed è senza dubbio un Hall of Famer a pieno titolo.

Chi reagirà?

È sempre interessante guardare i giocatori che non hanno ottenuto i risultati che volevano in Australia e vedere come reagiscono.

All’inizio della sua carriera, Carlos Alcaraz ha creato questa curiosa ombra di genialità sul suo conto, ma nella sconfitta nei quarti di finale contro Alex Zverev è sembrato molto normale.

Holger Rune è arrivato come ottava testa di serie ma è stato eliminato al secondo turno. Jessica Pegula è la numero 4 del mondo e ha fatto lo stesso. Come si riprenderanno?

Indian Wells e Miami possono essere i tornei che ci indicheranno chi giocherà bene e dominerà per il resto della stagione. Staremo a vedere.