Dopo due settimane di grande tennis siamo giunti all’atto conclusivo del primo slam della stagione tennistica 2020.

A Melbourne park abbiamo finalmente trovato due protagonisti che sembravano incapaci di fare il passo decisivo verso delle affermazioni importanti come Thiem e Zverev (i due peraltro hanno dato vita ad una semifinale bellissima e giocata a ritmi molto elevati), abbiamo avuto la conferma che Federer - anche a 38 anni compiuti - è sempre da tenere d’occhio nonostante la distanza 3/5 sia ormai a lui poco congeniale e, infine, abbiamo ritrovato il Djokovic in versione robot infermatile e senza pietà.

La finale, appunto, sarà tra il serbo - nuovo numero 1 del mondo - e Thiem, con l’austriaco giunto alla prima finale in uno slam che non sia il Roland Garros.

L’attuale n.5 delle classifiche mondiali ha confermato i progressi fatti sul cemento nel corso della parte finale del 2019 centrando un risultato per molti impensabile alla vigilia.
Thiem ha, fino a qui, giocato un tennis davvero eccezionale (abbinando alla potenza di suoi colpi la capacità di rimanere più vicino al campo) sconfiggendo lungo la sua strada avversari del calibro di Monfils e Zverev, con in mezzo il capolavoro ai danni di Rafael Nadal.

Proprio in quarti di finale Dominic ha giocato la miglior partita della carriera sul cemento costringendo Nadal, non l’ultimo degli sprovveduti, a lottare con le unghie e con i denti per rimanere aggrappato alla partita, tentativi vani visto il risultato finale.
Il favorito, però, sarà ovviamente Djokovic, sedici volte campione slam e attualmente campione in carica qui a Melbourne.

Il serbo ha giocato un torneo praticamente perfetto perdendo un solo set al primo turno con Struff e rischiando, per un solo set, contro Roger Federer in semifinale. Per il resto è stata una marcia trionfale, fatta di sedici set dominati dal primo all’ultimo punto, quella del nuovo numero 1 del mondo che ora si appresta ad aggiungere un altro, l’ennesimo, titolo ad una bacheca davvero invidiabile.

Sarà curioso vedere come approccerà al match Thiem che potrebbe pagare l’emozione della prima finale in Australia su campi che, fino a qualche stagione fa, erano a lui molto poco congeniali.

Ovviamente, essendo sfavorito, la partita dipenderà molto dal suo livello di gioco: un Thiem a 5 stelle - come contro Nadal per intenderci - potrebbe anche dare del filo da torcere a Djokovic ma se l’austriaco non dovesse giocare al massimo della sue potenzialità allora il serbo avrebbe vita davvero facile.

Manca ormai davvero poco ad una finale inedita, sul cemento, tra Djokovic e Thiem. Il serbo, favorito, per il diciassettesimo titolo slam, l’austriaco per una prima volta che sarebbe impossibile da dimenticare.

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