L’8 febbraio inizierà il primo slam stagionale: l’Australian Open. Nonostante la data insolita, diversamente rispetto al passato in cui si giocava nelle ultime due settimane di gennaio, il primo Major della stagione mantiene il suo importantissimo valore.

Al via quest’anno, purtroppo, non ci sarà Roger Federer. Lo svizzero, infatti, non ha ancora recuperato dall’operazione al ginocchio dello scorso anno e - di comune accordo con il proprio staff - ha deciso di non forzare la data del rientro.
Ci saranno, invece, sia Djokovic che Nadal e, almeno sulla carta, l’Australian Open 2021 sembra un affare per questi due fenomeni.

Il serbo, dopo i successi del 2019 e del 2020, cerca il tris in Australia e appare molto in forma e molto motivato. Nadal, dal canto suo, ha vinto in maniera molto netta l’ultimo incontro tra i due. Era, però, il Roland Garros dove lo spagnolo è di casa mentre il cemento australiano è tutto fuorché la sua superficie preferita.

Proprio per questo motivo, tra i due, Nole parte una spanna avanti.
Appena sotto i due favoriti c’è sicuramente Thiem. L’austriaco sta facendo passi da gigante e la vittorie dello Us Open e del master di fine anno 2020 ne sono la prova lampante. Thiem, inoltre, l’anno scoso eliminò Nadal e si arrese solo in finale a Djokovic al termine di un match davvero combattuto.

Il n.3 delle classifiche mondiali ha dimostrato di avere un buon feeling con il cemento australiano e questa potrebbe essere la sua occasione per cogliere il primo successo a Melbourne.
Non è da sottovalutare neanche Zverev. Il tedesco, da anni, dimostra il suo talento ma la mancanza di continuità lo limita e gli impedisce di portare a casa uno slam che tanto meriterebbe a livello di talento.

Per il classe 1997 la semifinale dello scorso anno parla chiaro circa la sua capacità di adattarsi alla superficie e, per questo motivo, non può certo essere sottovalutato. Stesso discorso per Tsitsipas che, dalla sua parte, ha una forza mentale decisamente superiore a quella di Zverev e questo potrebbe aiutarlo ad arrivare in fondo.

Quanto agli italiani: Sinner è quello che ha più possibilità di strappare un risultato importante. Il nostro portacolori, peraltro, è arrivato in Australia con Nadal e si sta allenando proprio con il mancino di Manacor.

Per Fognini si tratta di un ritorno in uno slam dopo i tanti infortuni della scorsa stagione. Gli anni iniziano a farsi sentire per Fabio ma il talento non si può mai mettere in discussione.
Anche Berrettini non è da sottovalutare visto che con il suo servizio potente può davvero essere una mina vagante di questi Australian Open.

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