Dopo la tappa in Ungheria, il Mondiale di Formula 1 2023 prosegue con il Gran Premio del Belgio, che si disputerà sul circuito di Spa-Francorchamps. A giudicare dalla classifica il campionato ha ben poco da dire, ormai. Max Verstappen ha vinto anche nell’ultima gara, conseguendo per la terza volta di fila il giro più veloce. Oggi sono ben 7 i successi di fila per il pilota olandese, che presenta 281 punti utili per consolidare il primo posto in graduatoria. Considerando che Sergio Perez si trova a quota 171, appare evidente che la corsa al vertice sia praticamente già chiusa.

Più combattuta, invece, è la situazione per la conquista del podio. In terza piazza si trova attualmente Fernando Alonso, sebbene in Ungheria sia giunto solo nono. Lo spagnolo vanta 139 punti, appena 6 lunghezze in più rispetto al redivivo Lewis Hamilton, che molto lentamente sta tornando ai livelli di un tempo. Da qui al termine mancano ancora 11 Gran Premi: lo spettacolo è assicurato. L’anno scorso a vincere a Stavelot fu proprio Max Verstappen, autore del giro più rapido, mentre il secondo posto andò a Sergio Perez e il terzo a Carlos Sainz Jr., partito in pole position.

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GP Belgio: uno dei circuiti più iconici del mondiale di Formula 1

Spa è il circuito per antonomasia: in calendario dal 1950, quando nacque il mondiale e solo nel 2003 e 2006 non si è corso in Belgio. Insieme a Monza, Montecarlo e Silverstone è un monumento della F1. È anche la pista più difficile e la più amata dai piloti. La più lunga fino al 2016, quando il primato le è stato tolto da Baku. La famosa Eau Rouge, la S in salita che si affronta a oltre 300 km/h, è il tratto più difficile da interpretare per i piloti nell’intera stagione: in oltre 7 km di tracciato si trovano tutte le possibili varianti tecniche. Rettilinei per i sorpassi, chicane strette, lunghe curve destra e sinistra, tratti in salita e in discesa. Anche la prima curva, la Source, è una specie di trappola, costata tra le altre cose il titolo a Fernando Alonso con la Ferrari nel 2012. Tornante strettissimo che poi si allarga in discesa, è stato teatro di incidenti memorabili. Spa è amata dai piloti e dai tifosi: in Belgio tradizionalmente va in onda una delle gare più incerte della stagione, a causa dell’alto numero di sorpassi e del meteo incerto che è sempre una variabile da tenere in considerazione. Gara che richiede molto in termini di trazione, velocità di punta, capacità di sfruttare le gomme con temperature molto differenti tra loro nell’arco di pochi minuti.

GP Belgio: i pronostici e i potenziali protagonisti della gara di Formula 1Dunque prima di andare in vacanza la F1 ha scoperto almeno in qualifica aria nuova rispetto alla prima parte della stagione e se la Red Bull è vincente ma non più dominante, con Verstappen che ha ceduto a Hamilton la pole position in Ungheria e Perez che continua a essere disperso al centro della griglia il sabato prima di rimontare la domenica, l’Hungaroring ha confermato che non era casuale quanto si era visto a Silverstone e nello specifico la nuova dimensione della McLaren che con la nuova monoposto è scalata all’improvviso da ultima della classe a solida pretendente alla prima fila e al podio. Se aggiungete che anche l’Alfa Romeo ha trovato linfa e che la Aston Martin che riceveva applausi a scena aperta in primavera sembra essersi squagliata in estate, avrete un quadro completamente rivoluzionato rispetto all’Austria che non può essere casuale e che al netto delle smentite dei vertici Pirelli non può non avere relazioni con le nuove gomme rinforzate che hanno esordito in Inghilterra. 

Esattamente come lo scorso anno con la TD39, il cambio in corsa di regolamento e componenti, qui entra in gioco anche il format delle qualifiche che a Budapest ha portato all’utilizzo obbligatorio della hard in Q1, della media in Q2 e della soft in Q3, modifica anche i valori in pista e rende sostanzialmente impossibile fare previsioni su quanto si vedrà nella prossima gara oltre all’ormai tradizionale dibattito sulla credibilità di uno sport che ormai più di una volta nella stessa stagione modifica norme e interpretazioni senza che il tutto risulti non commestibile agli stessi addetti ai lavori. Perciò il Belgio e Spa, che storicamente significano tempo incerto, curve veloci e power unit efficiente, anche se spostato un mese indietro potrebbe risultare una macedonia indigesta per la Ferrari che la settimana scorsa contava di rendere meno amara una stagione indigesta e invece ha confermato di vivere una transizione che porterà pochi sorrisi fino a novembre. Con queste premesse è difficile immaginare le rosse tra le prime cinque a Spa in un’altra gara che il campione del mondo potrebbe vincere con più di dieci secondi di vantaggio e in questo caso puntiamo sulla presenza sul podio di Hamilton, che realisticamente se lo contenderà con le McLaren, in un fine settimana in cui la presenza della sprint race e un meteo che potrebbe rendere il tracciato bagnato dal venerdì alla domenica aggiungono incertezza a uno scenario altrimenti delineato.

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