A distanza di una settimana dal loro inizio osserviamo i campionati mondiali di hockey su ghiaccio che si stanno disputando in Slovacchia, attraverso le parole di Pietro Nicolodi. Uno spunto esperto per tutti gli appassionati delle scommesse sportive* e non solo.

 

Come funziona il Mondiale?

“Guarda ti rispondo con una frase che ho usato spesso nel corso della mia vita: sono il non senso più divertente e spettacolare che esista. Da spiegare ovviamente: non senso perché si disputano tutti gli anni in un periodo dell’anno in cui si incrociano con i playoff NHL, quindi non ci possono essere i migliori giocatori del mondo in toto, e quindi chi vince il campionato mondiale in realtà non è la squadra più forte, è questo quindi il non senso, però sono divertenti e spettacolari perché comunque arriva una quantità industriale di grandi giocatori, ci sono squadre che giocano un hockey favoloso, in location splendide, con un pubblico straboccante, ogni anno si registrano nuovi record, veniamo da un’edizione in Danimarca, davvero entusiasmante da questo punto di vista e in più, ripeto, la qualità del gioco è veramente molto, molto, alta. Le favorite sono un po' sempre le stesse, però c’è anche la lotta per non retrocedere che è molto importante, e magari coinvolge paesi che non sono hockeyisticamente così straordinari, ma se la possono comunque giocare e danno il tutto per tutto. Ovviamente tra quei paesi c’è anche l’Italia, e noi la seguiremo ovviamente in maniera particolare.

Rapporto Mondiale - NHL

Ma intanto la base delle grandi squadre è composta essenzialmente da giocatori NHL, molti dei quali sono già stati eliminati dalla corsa playoff, sono già usciti in regular season. Poi ci sono quelli che si aggiungono all’ultimo momento: fino alle semifinali si possono cambiare i giocatori, si può mantenere il roster aperto, c’è qualche spazio per poter inserire degli altri giocatori, e sono i giocatori che vengono eliminati al primo, e a volte anche al secondo turno, dipende poi da come vanno le cose. Essenzialmente le grandi squadre comunque sono composte quasi tutte da giocatori NHL, salvo per esempio la Russia, che può permettersi di schierare una squadra mista, composta da tanti giocatori della propria lega che è di altissimo livello, così come la Svezia, che però lascia pochi giocatori del proprio campionato, anche per attingere ad un gruppo di NHL molto, molto alto, anche perché gli svedesi che giocano in Nord America sono veramente tantissimi. Chiaro, non sappiamo chi ci sarà e chi non ci sarà, qualche giocatore rinuncia comunque, magari perché è stanco dalla stagione o perché il prossimo anno deve rinnovare il contratto e non vuole infortunarsi al Mondiale, però rimane sempre altissima la qualità dei giocatori che arrivano, per esempio nelle ultime ore sappiamo che giocherà Ilya Kovalchuk per la Russia, ed è un bel vedere, per la Svizzera ci sarà Nico Hischier, che è stato prima scelta un paio di stagioni fa, ed è un altro giocatore che può alzare il livello della manifestazione.

Chi può togliere lo scettro mondiale alla Nazionale Svedese

Cominciamo dalle favorite: non si esce secondo me dal terzetto Canada, Svezia, Russia, con possibile inserimento della Finlandia, ma li bisognerà un po' vedere cosa capita a livello di eliminazioni nei playoff. Il Canada comunque vada ha comunque una squadra fortissima, può mandare tre o quattro squadre una più competitiva dell’altra. Stesso discorso vale per la Svezia, che forse ha qualche squadra in meno, ma comunque sono tutti molto forti, e tutto sommato possiamo dire la stessa cosa anche per la Russia, che ha un bacino d’utenza clamoroso. Poi Finlandia e Stati Uniti se la giocano, Repubblica Ceca un po' in calo, la Slovacchia gioca in casa, ma non è più la stessa cosa di una volta.
L’Italia ci arriva sicuramente con l’obiettivo di salvarsi, anche se non è facile. Speriamo, non sarà facile, ce la giochiamo con Norvegia, Lettonia e Austria.  Germania, dipende molto se arriverà Leon Draisaitl, che quest’anno ha fatto 50 gol negli Edmonton Oilers, io penso che giocherà. Germania che ha fatto un’Olimpiade incredibile, arrivando al secondo posto, e arrivando a un minuto dalla vittoria dell’oro. Non è favorita, se la gioca comunque in ogni partita, cercherà di arrivare ai quarti di finale, e penso che questo sia l’obiettivo massimo per i tedeschi.

La Germania può ripetere l’impresa delle ultime Olimpiadi?

Beh, è già stato un miracolo incredibile quello che hanno fatto a Pyeongchang, non penso che possano ripetersi, anche perché il livello di quell’Olimpiade è nettamente il più basso degli ultimi anni, rispetto al Mondiale di Danimarca dello scorso anno c’erano tre piste di differenza, poi nell’Hockey su ghiaccio può succedere di tutto, quindi vediamo.
Hanno un grande campionato, la DEL è un campionato di altissimo livello tecnico, spettacolare, si picchiano duro, molto divertente da vedere giocare, piazze straordinarie, pubblico incredibile, però giocano troppi stranieri, lo dicono spesso anche gli stessi nazionali tedeschi, gli stessi allenatori. Fino all’anno scorso c’era Marco Sturm, grande giocatore tra l’altro. I migliori ovviamente cercano di andare in NHL, e ce ne sono anche parecchi di buona qualità, oltre al già citato Draisaitl adesso c’è Kuhnhackl che sta giocando i playoff con i New York Islanders, Tobias Rieder e tanti altri, ma no, per arrivare dove in questo momento sono Svezia e Canada, gli Stati Uniti che stanno crescendo tantissimo, serve un lavoro di una profondità incredibile, io non penso che ci sia neanche la volontà di fare tutto questo lavoro.

Raccontaci qualche aneddoto-momento del Mondiale che ti viene in mente

Il ricordo principale è un ricordo personale che non c’entra niente con l’hockey giocato, ma c’entra esattamente con i mondiali di hockey che si sono disputati in Italia nel ’94: mi do un ruolo fondamentale nel successo del Canada, in finale contro la Finlandia ai rigori, perché ho portato le birre nello spogliatoio (ndr ride) ed è una cosa fondamentale per la riuscita della manifestazione perché senza birre il Canada non avrebbe potuto festeggiare e non sarebbe stato bello per gli spogliatoi. Quindi ho avuto un ruolo molto importante. Poi sono tanti i mondiali che ho visto dal vivo, anche lì sensazioni incredibili, pubblico pazzesco, la gioia di vedere partite incredibili, mischiato ai tifosi delle due squadre che fraternizzavano, bevevano qualunque tipo di alcolico, soprattutto i finlandesi bevevano della roba incredibile che non so cosa possa essere, vedo che li carica parecchio. Poi tante, splendide giocate: chiuderei con l’ultima insomma Filip Forsberg che segna il rigore decisivo per la Svezia nell’ultimo mondiale, con un cognome uguale a quello di Peter Forsberg che segnò un rigore incredibile per vincere l’Olimpiade a Lillehammer, insomma l’importanza di chiamarsi Forsberg direi che c’è tutto.

 

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