Quella del 2022 è la 14^ gara al Motorland Aragon: il circuito è stato introdotto nel 2010, e nel 2020 si è corso qui un doppio GP (Aragon e Teruel). Il tracciato è stato progettato da Hermann Tilke (con la consulenza dello studio inglese Foster & Partners e dell’ex pilota della F.1 Pedro de la Rosa), ha aperto i battenti nel 2009 e dal 2010 è entrato a far parte del motomondiale. Vediamo insieme tendenze, moto e piloti più vincenti in questo weekend di Moto GP.

Moto GP Aragon: i piloti e le moto che più hanno vinto in Spagna

Il plurivincitore è Marc Marquez: ha vinto cinque volte; nel 2013 e dal 2016 al 2019 (5 vittorie su 8 partecipazioni per lui qui in top-class). Il senso di percorrenza di Aragon è antiorario, una “specialità” di Marc Marquez. Gli altri circuiti che corrono in senso antiorario sono Austin (7 vittorie di Marquez), Sachsenring (8), Phillip Island (3) e Valencia (2). Solo Marquez ha vinto ad Aragon in 4 edizioni consecutive: dal 2016 al 2019. Lo spagnolo ha lo stesso record anche per le pole: 5 per lui (4 di fila dal 2013 al 2016 e quella del 2019). L’unico record che sfugge a Marquez è quello dei piazzamenti sul podio: si ferma a 6 contro i 7 per Jorge Lorenzo. In 13 GP corsi qui, 16 piloti sono saliti sul podio.

Se servono altre cifre per raccontare Aragon si può parlare di 7-6: il bilancio di vittorie Honda rispetto ai rivali (3 successi per Yamaha, 2 per Ducati e 1 per Suzuki). Lo stesso 7-6 è anche il bilancio di pole della Honda rispetto ai rivali (3 Yamaha e Ducati). Le due vittorie Ducati qui sono distanziate di 11 anni: Stoner nel 2010 e Bagnaia l’anno scorso, che uno dei grandi favoriti per fare il bis.

Moto GP Aragon: i dati e le statistiche a cui fare attenzione

Andiamo per punti, ma ecco come sempre le curiosità che potrebbero tornare utili come tendenze che poi potremmo ritrovare anche in pista nei prossimi giorni:

  • Aleix Espargarò è il primo pilota che tocca quota 100 GP per l’Aprilia;
  • 20 gare a podio consecutive e 34 in prima fila per la Ducati, le loro sequenze migliori di sempre;
  • 4 vittorie consecutive per Ducati: la loro miglior sequenza, inedita;
  • 4 costruttori vincenti (Ducati, KTM, Aprilia, Yamaha). Se Honda o Suzuki vincono, per la prima volta nella storia avranno vinto 5 costruttori in una stagione;
  • 8 poleman quest’anno: record di categoria con il 1999 e 2006 (dati disponibili dal 1971);
  • Le moto italiane hanno conquistato le ultime 12 pole position (10 Ducati, 2 Aprilia): una sequenza record da quando i dati sono disponibili (1971);
  • 12 qualifiche di fila senza pole di moto giapponesi: da quando si conoscono i dati, 1971, non era mai successo. L’ultima pole di una moto giapponese è quella di Quartararo a Mandalika: si tratta anche dell’unica pole di una moto giapponese nelle ultime 20 qualifiche;
  • La Honda sta vivendo i suoi digiuni più lunghi dal 1982 relativamente a pole (20 GP), podi (13);
  • I piloti spagnoli non vincono da 11 gare, il digiuno più lungo per la Spagna da Donington 2008 a Lusail 2009, quando in 12 gare consecutive vinsero solo l’italiano Rossi e l’australiano Stoner, 6 gare ciascuno (con Marc Marquez in campo, questo digiuno non ha mai potuto manifestarsi, visto che non è mai stato per più di 7 gare consecutive senza vincere).

Moto GP Aragon: i dati e l’andamento delle moto italiane

Questi invece gli appunti da prendere e le tendenze da segnalare relative al rendimento delle moto italiane, che non vogliono smettere di stupire in questa annata:

  • monopolio dei primi 4 posti all’arrivo ad Assen per la prima volta dal GP delle Nazioni del 1972, ripetuto a Misano;
  • monopolio dei primi 5 posti all’arrivo a Silverstone per la prima volta dal GP delle Nazioni del 1968;
  • 8 moto nei primi 9 in griglia al Sachsenring per la prima volta da quando i dati sono disponibili (1977). Prestazione ripetuta a Misano;
  • 9 moto nei primi 10 in griglia a Silverstone per la prima volta da quando i dati sono disponibili (1977);
  • 6 moto nei primi 7 in griglia al Mugello, ad Assen e al Red Bull Ring;
  • 7 moto nei primi 7 in griglia a Misano per la prima volta da quando i dati sono disponibili (1977).

Insomma, sicuri di non voler puntare sugli azzurri anche ad Aragon?

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