Quello che andrà in scena questo weekend sarà il settimo GP disputato a Rio Hondo - circuito entrato nel calendario della MotoGP nel 2014. Prima di questo tracciato, dal 1961 al 1999, si sono corsi nove GP d’Argentina a Buenos Aires. Si torna nel Paese sudamericano per la prima volta dal 2019: nel 2020 e 2021 le gare di Rio Hondo sono state cancellate a causa della pandemia di COVID-19 e di un calendario stravolto.

GP Argentina: la complicata storia di una tappa non sempre “ambita”

Il GP d’Argentina 1961 fu il primo del motomondiale disputato al di fuori dell’Europa (il motomondiale è stato istituito nel 1949). Dal 1961 al 1963 il GP d’Argentina, piazzato a fine anno ed organizzato in maniera tutt’altro che impeccabile, fu spesso e volentieri disertato dai piloti europei. Nel 1963 l’unico nome di spicco presente in griglia fu quello di Mike Hailwood, che con la sua MV doppiò tutto il campo partenti. Nei GP d’Argentina del 1961 e 1962 ci furono le uniche vittorie argentine in top-class (Jorge Kissling e Benedicto Cardarella), ma tra i partenti c’erano solo (sconosciuti) piloti locali. Nel 1987, a causa delle pessime condizioni di sicurezza, i piloti minacciarono lo sciopero: gli organizzatori mitigarono le proteste sistemando balle di paglia protettive nei punti indicati dai piloti e si corse comunque. Nel 1995 Mick Doohan vinse in Argentina il mondiale sorpassando Daryl Beattie per conquistare gara e titolo.

I precedenti: un circuito su cui la Ducati non ha mai vinto (con soli due podi)

Finora nelle sei gare disputate in precedenza, quattro vittorie per la Honda e due per la Yamaha a Rio Hondo. La Ducati è ancora alla ricerca del suo primo successo su questo tracciato: finora le moto della casa italiana hanno vinto in 21 circuiti diversi. Tra i gran premi in calendario in cui si è già corso, alla Ducati manca la vittoria solo qui, Austin e Buriram. Solo tre piazzamenti a podio su 18 complessivi sono sfuggiti ad Honda e Yamaha: il 2° posto di Dovizioso (Ducati) nel 2015; il 3° di Rins (Suzuki) nel 2018; il 3° di Dovizioso (Ducati) nel 2019: tra i circuiti in calendario hanno messo a segno meno podi solo a Buriram (1).

I piloti che hanno vinto a Rio Hondo: Marquez l’unico con più di un successo, ma non ci sarà

Sono quattro i vincitori diversi in sei edizioni del GP di Rio Hondo : Marc Marquez, Rossi, Vinales e Crutchlow. L’unico a ripetersi, finora, è stato Marquez (tris 2014-2016-2019). Lo spagnolo però non prenderà parte alla gara perché fermato dai mdici a causa della “vista sdoppiata” - la diplopia che non lo abbandona. Nove i piloti complessivamente andati a podio, cinque dei quali sono in attività: Marc Marquez, Dovizioso, Vinales, Zarco, Rins. Nelle sei edizioni del GP di Rio Hondo ci sono stati ben nove piloti in grado di fare almeno un giro in testa alla gara (Marquez, Lorenzo, Rossi, Dovizioso, Vinales, Zarco, Crutchlow, Rins, Miller), ma uno solo di essi ha condotto questa gara in più di un’occasione, Marquez, che è andato in testa qui in tutte le gare disputate. Viste le due statistiche precedenti, ci si potrebbe chiedere: i piloti in grado di andare in testa qui sono gli stessi che sono andati a podio? No, tuttavia ci sono solo due eccezioni: Dani Pedrosa è salito sul podio qui nel 2014 e 2016 ma non è mai andato in testa alla gara, mentre Jack Miller ha condotto il GP di Rio Hondo nel 2018, ma non è mai salito sul podio.

GP Argentina: le tendenze e i dati da tenere d’occhio

Nessuno spagnolo nella top-5 del campionato in questo avvio di stagione: una situazione di classifica che non si verificava addirittura dal GP di Turchia del 2006. Tre italiani al comando dei mondiali delle tre classi in gare consecutive: nell’era delle moto a quattro tempi non era mai successo: un bel biglietto da visita per una stagione che promette di fare scintille. Quattro gare consecutive senza vittorie di marche giapponesi: un altro scenario inedito da oltre 40 anni che non si verificava addirittura dalla sequenza che iniziò a Assen nel 1973 e terminò a Clermont-Ferrand nel 1974 (in quell’occasione furono otto le gare consecutive). Per la prima volta la KTM comanda il mondiale costruttori, mentre sono otto i gran premi consecutivi a podio per la Ducati: nella storia della casa italiana c’è solo una sequenza migliore - da 17 gare complessive iniziata in Turchia nel 2007 fino a quella in Qatar nel 2008.

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