Questo sarà il 31° Gran Premio dell’Austria valevole per il mondiale top-class: i primi 22 vennero disputati al Salzburgring (1971-1994), gli ultimi 8 (1996-1997 e dal 2016 in poi) si sono corsi al Red Bull Ring/A1 Ring. Nel 2020 e 2021, causa pandemia, al GP d’Austria si è affiancato il GP di Stiria, disputato sempre al Red Bull Ring. La Ducati ha vinto 6 degli 8 GP corsi qui dal 2016 in poi, mentre hanno mancato l’appuntamento con la vittoria solo nei GP di Stiria 2020 ed Austria 2021, entrambi andati alla KTM. La Ducati ha anche il primato di podi al Red Bull Ring; 12, contro gli 8 della Honda e i 5 della Yamaha (questi ultimi tutti terzi posti).

MotoGP in Austria: i recordman di vittorie e per le pole position

Il pilota plurivittorioso al Red Bull Ring è Andrea Dovizioso: l’unico ad aver vinto più di una volta (3: 2017, 2019, 2020) al Red Bull Ring (o A1 Ring). Questo circuito ha avuto 8 vincitori diversi su 10 gare disputate. Dovizioso è anche il recordman di podi qui, 5 (lo mancò solo nel GP di Stiria del 2020) seguito da Marc Marquez a quota 3 (tutti secondi posti). Nel GP d’Austria, comprendente anche le 22 edizioni corse al Salzburgring, a Dovizioso si aggiungono altri 5 piloti con 3 vittorie: Giacomo Agostini, Kenny Roberts Sr., Eddie Lawson, Kevin Schwantz, Mick Doohan. Il GP d’Austria ha avuto 18 vincitori diversi in 30 edizioni, con il Red Bull Ring che da quando è rientrato in calendario è sempre stato il circuito più veloce dell’anno, quello in cui la media della pole è più elevata. Nel 2021 il limite è stato fissato da Jorge Martin con 1’22”643 a 188,095 km/h di media. Anche in gara il Red Bull Ring è sempre stato il più veloce dell’anno, in tutte le edizioni disputate dal 2016 in poi. Nel GP di Stiria 2021 la media del vincitore Martin fu di 183,449 km/h.

Il primatista di pole qui è Marc Marquez , con una sequenza di 3 pole dal 2017 al 2019…da cui non ha ottenuto nessuna vittoria. • Piloti che hanno ottenuto la loro prima vittoria in top-class al Red Bull Ring: Andrea Iannone (2016); Miguel Oliveira (Stiria 2020); Jorge Martin (Stiria 2021). L’anno scorso nel GP d’Austria Brad Binder non ottenne la prima, ma la seconda vittoria in top-class. Al Salzburgring vinsero per la prima volta in top-class: Hideo Kanaya (1975); Kenny Roberts Sr. (1978); Franco Uncini (1982). Tre piloti Ducati hanno ottenuto qui la loro ultima vittoria in carriera: Andrea Iannone (unica in carriera, 14 agosto 2016); Jorge Lorenzo (47^, 12 agosto 2018); Andrea Dovizioso (15^, 16 agosto 2020). L’unico pilota a vincere la gara del Red Bull Ring ed a laurearsi campione del mondo a fine anno è stato Mick Doohan nel 1997.

MotoGP in Austria: la storia del tracciato

Il Salzburgring, prima sede del GP d’Austria, si dimostrò subito un tracciato molto veloce: già nella prima edizione, quella del 1971, il giro veloce in gara di Giacomo Agostini registrò una media di 177,282 km/h, la terza più veloce quell’anno dietro a Spa (205,008 km/h) e Monza (204,545 km/h) - tracciati che tuttavia beneficiavano di lunghi rettilinei. Le velocità aumentarono nel corso degli anni e l’ultima pole di Doohan, nel 1994, fu a 197,676 km/h - la seconda più veloce quell’anno dopo Hockenheim (205,565 km/h). Il Salzburgring venne quindi abbandonato dopo la suddetta edizione e nel 1996 subentrò l’A1 Ring: versione “accorciata” e messa in sicurezza del vecchio tracciato di Zeltweg (Osterreichring), utilizzato dalla Formula 1 dal 1970 al 1987. Il nome “A1 Ring” derivava dall’azienda telefonica che finanziò i lavori di ristrutturazione, guidati da Herrmann Tilke, l’architetto “di fiducia” di Bernie Ecclestone, creatore di quasi tutti gli autodromi moderni utilizzati dalla Formula 1 (il primo fu Sepang).

All’A1 Ring si corsero solo due edizioni del motomondiale, nel 1996 e 1997, entrambe dominate dalla Honda: monopolio dei primi 5 posti in griglia e doppietta in gara (Crivillé-Doohan) nel 1996; monopolio dei primi 4 posti in griglia e di nuovo doppietta in gara (Doohan-Okada) nel 1997. L’A1 Ring venne quindi abbandonato dalla MotoGP a partire dal 1998 e dalla Formula 1 nel 2003; le tribune vennero demolite e Dietrich Mateschitz, proprietario della Red Bull, divenne proprietario dell’impianto. Inizialmente Mateschitz non volle investire in un circuito che, a suo dire, lavorava in perdita, ma ci fu un cambio di direzione nel 2008, quando furono stanziati 70 milioni di euro da parte del magnate austriaco per rimodernare il tracciato, creare una nuova sala stampa e nuove tribune. Nacque quindi il Red Bull Ring, che aprì i battenti nel maggio 2011. La Formula 1 fece da apripista nel 2014, quindi nel 2016 si unì anche il motomondiale.

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