Questo sarà il 22° GP che si svolge a Motegi: la prima edizione fu quella del 1999 e da allora si è sempre corso qui fino al 2019, quindi lo stop di due anni causa pandemia. Dal 2000 al 2003 l’evento si chiamò “GP del Pacifico”, ma dopo l’uscita di scena di Suzuka a causa dell’incidente mortale di Daijiro Katoh nel GP del 2003, dal 2004 tornò ad essere il GP del Giappone. Il “Twin Ring Motegi” è stato costruito nel 1997 dalla Honda per un costo stimato di 350 milioni di dollari: il nome deriva dal fatto che, oltre al circuito stradale, c’è un ovale di stampo “americano” da un miglio e mezzo (1.549 m) che interseca il tracciato con dei ponti. L’ovale fu voluto dalla Honda per il suo crescente coinvolgimento nella Indycar. L’ovale è stato usato dalla formula Indy dal 1998 al 2011 ed ha la particolarità di aver dato al campionato la prima vittoria di una donna, Danica Patrick, nel 2008. Il motomondiale attualmente è l’unico campionato di rilevanza internazionale che corre a Motegi: il WTCC vi ha corso la sua ultima gara qui nel 2018 ed il circuito ospita prevalentemente campionati basati in Giappone (Super GT, F.3 Giapponese, campionato Superbike giapponese ecc.).

Moto GP Motegi: i piloti e i team più vincenti, nel segno del 4x3

Se si parla di successi dei piloti a Motegi tocca fare una semplice moltiplicazione: 4x3, questo il curioso dato relativo ai plurivincitori in Giappone. Sono 4: Capirossi, Lorenzo, Marc Marquez e Pedrosa; hanno vinto 3 gare ciascuno; lo hanno fatto con 3 marche di moto diverse (Capirossi su Ducati; Lorenzo su Yamaha; Marc Marquez e Pedrosa su Honda). Finora ci sono stati 11 vincitori in 21 GP corsi qui. Particolare anche il dato dei piazzamenti a podio: il pilota con più piazzamenti a podio qui, Valentino Rossi, si è piazzato fra i primi tre in 11 occasioni, quasi il doppio dei suoi più immediati inseguitori - Marc Marquez, Pedrosa e Lorenzo che contano 6 podi ciascuno. Solo due degli undici podi di Rossi sono vittorie: in ben 7 occasioni ha terminato al secondo posto ed in due al terzo.

Il primato delle pole è di Jorge Lorenzo: 4 e, dopo il ritiro di Dovizioso (a quota 3 pole qui con Capirossi), gli unici poleman di Motegi in attività sono Zarco e Marc Marquez, con una pole ciascuno. Discorso diverso se si guarda ai team: la Honda fa gli onori di casa (essendo, come già raccontato, i proprietari del circuito): è il team più vincente, con 10 successi contro i 5 della Ducati, 4 della Yamaha e 2 della Suzuki. Anche sul versante dei podi la Honda è preponderante: 32 contro i 31 della somma dei loro rivali (Yamaha 16, Ducati 9, Suzuki 4, Kawasaki 2). È pareggio invece per il record di pole a Motegi: Honda-Yamaha 8-8. Nelle ultime 13 edizioni del GP questo binomio ha mantenuto il suo dominio quasi incontrastato, fatta eccezione delle due pole ottenute da Dovizioso (nel 2014 e nel 2018).

Moto GP Motegi: le curiosità e le tendenze a cui fare attenzione

Di seguito alcune statistiche e dati che potrebbero tornare utili nell’analisi del GP:

  • Quello in Giappone sarà il 150° GP in top-class per Marc Marquez, mentre Zarco arriva a quota 100° per Zarco;
  • 21 gare a podio consecutive e 35 in prima fila per la Ducati, le loro sequenze migliori di sempre;
  • La Ducati è a una sola vittoria dalla sua miglior stagione, il 2007, quando vinsero 11 volte;
  • Al momento sono 5 vittorie consecutive per Ducati: la loro miglior sequenza, inedita e senza precedenti;
  • Sono anche 5 podi consecutivi per Bagnaia: con la Ducati, solo Stoner ne ha infilati 6 (Mugello-Laguna Seca 2008);
  • Ci sono stati 4 costruttori vincenti (Ducati, KTM, Aprilia, Yamaha): se Honda o Suzuki vincono, per la prima volta nella storia avranno vinto 5 costruttori in una stagione;
  • Ben 8 poleman quest’anno: record di categoria con il 1999 e 2006 (dati disponibili dal 1971);
  • Le moto italiane hanno conquistato le ultime 13 pole position (11 Ducati, 2 Aprilia): una sequenza record da quando i dati sono disponibili (1971);
  • Sono 13 le qualifiche consecutive senza pole di moto giapponesi: da quando si conoscono i dati, 1971, non era mai successo. L’ultima pole di una moto giapponese è quella di Quartararo a Mandalika: si tratta anche dell’unica pole di una moto giapponese nelle ultime 21 qualifiche;
  • La Honda sta vivendo i suoi digiuni più lunghi dal 1982 relativamente a pole (21 GP), podi (14);
  • I piloti spagnoli non vincono da 12 gare, il digiuno più lungo per la Spagna da Donington 2008 a Lusail 2009, quando in 12 gare consecutive vinsero solo l’italiano Rossi e l’australiano Stoner, 6 gare ciascuno. Se non vincono a Motegi, sarà il digiuno più lungo da Malesia 2004 a Turchia 2006: 23 gare.

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