Peccato, perché tante squadre escono di scena.
Finalmente, perché si va verso i due mesi decisivi.

Non per essere ripetitivi - anzi, sì - ma sono i due modi di vivere l’inizio dei playoff della NHL, quasi sempre i più esaltanti del mondo professionistico americano assieme a quelli della MLB. Ovvero, dei due sport - tra i quattro tradizionali - meno seguiti in Italia, e il candidato spieghi, se ci riesce, il perché.

Sabato sera si è giocata l’ultima giornata, che ha definito alcune posizioni e certificato il record dei Tampa Bay Lightning, che con 62 hanno raggiunto i Detroit Red Wings del 1995-96 in testa al record di vittorie. I 128 punti della squadra della Florida centrale sono la quarta miglior misura della storia, a -4 dal primato dei Montréal Canadiens del 1976-77, che poi vinsero la Stanley Cup con una clamorosa squadra che tenne fede al nome, visto che era composta tutta da canadesi tranne uno, l’americano Rick Chartraw, e guidata sul ghiaccio da Guy Lafleur, numero uno nei punti e negli assist. Oltre al primato di squadra, Tampa Bay ha bisto Nikita Kucherov chiudere con 128 punti, frutto di 41 gol e 87 assist, record per un russo nella NHL e dato più alto dal 1995-96, quando la pazzesca coppia di Pittsburgh Mario Lemieux-Jaromir Jagr mise assieme 161 e 149 punti. Solo che adesso…

TAMPA BAY-COLUMBUS (pronostico 4-0). Appunto. Solo che adesso tutto questo non conta nulla, e va anzi dimenticato presto. I numeri, non la sostanza che ha portato i Lightning a questa stagione memorabile. Perché è vero che contro Columbus si riparte da 0-0, ma è vero che tutto quello che Tampa Bay ha ottenuto lo ha fatto con la propria forza, disseminata in una lunga serie di eccellenze di settore: Brayden Point, ad esempio, è stato l’unico a segnare almeno 20 gol in power play - la superiorità numerica - e al di là del numero è segnale della capacità di sfruttare le situazioni favorevoli. Concentrarsi solo sulla sostanza, dimenticare i numeri e - soprattutto - le circostanze degli anni scorsi: per ben tre volte dal 2015, infatti, i Lightning sono stati eliminati nei playoff dalla squadra che poi li ha vinti, partendo proprio dalla finale di quel 2015 contro Chicago, e poi gara7 della finale di conference del 2016 contro Pittsburgh e del 2017 contro Washington. Ma - seppure di alto livello - non erano versioni di Tampa Bay complete come questa, e dominatori della regular season come questa.

WASHINGTON-CAROLINA (pronostico 4-1). Campioni. Primi nella Metropolitan. Alex Ovechkin sempre in grande forma (51 gol), roster ricco e la voglia di ripetersi, come avevano fatto di recente i rivalissimi di Pittsburgh. Il potenziale per alcuni momenti memorabili c’è: i giocatori di Carolina, facendo propria come complimento una critica ricevuta, si autodefiniscono ‘un branco di deficienti’ e con questa mentalità possono esplodere o implodere. Da verificare anche il calore del pubblico di Raleigh e il potenziale protagonismo del proprietario Tom Dundon, che pochi giorni fa, diventato azionista di maggioranza della Alliance of American Football, la lega primaverile di football, l’ha sostanzialmente chiusa, pagando la maggior parte degli stipendi arretrati senza però dare nulla ai fornitori. Occhio…

NEW YORK ISLANDERS-PITTSBURGH (pronostico 4-2). Gli Islanders sono allenati da Barry Trotz. Trotz lo scorso anno era il coach di Washington, che era finalmente riuscita ad eliminare i Penguins. Ora Trotz si ritrova Pittsburgh e dunque… Dunque niente, perché sono diverse entrambe le squadre, a partire ovviamente dagli Islanders che non hanno alcun legame con i Caps se non in Trotz. Il potenziale offensivo dei Penguins è sempre alto, ma NY è squadra ottima in difesa. Un motivo per esserci è l’indice cialtrone - in senso buono - del pubblico del Nassau Coliseum di Long Island. 

BOSTON-TORONTO (pronostico 4-2). Arieccoli, come lo scorso anno, e fu una serie feroce. Quest’anno si è aggiunto John Tavares, finalmente ai playoff ora che è in Canada, ed è una sfida di tradizione, botte, rivalità, confini. Con un risvolto pietoso, dato dalla curiosa struttura della postseason e già descritto la scorsa settimana: non solo sono avversarie al primo turno pur essendo rispettivamente seconda e quinta miglior squadra della NHL, ma la vincente giocherà (probabilmente) contro Tampa Bay, la prima. Bene, anzi no.

SAN JOSE-VEGAS (pronostico 3-4). Spettacolo e la speranza è davvero un 4-3 perché sono squadre che l’una contro l’altra ci danno dentro e ricordano ancora benissimo quel che accadde nei playoff dello scorso anno, con la vittoria di Vegas. Possibile che il calore delle due arene porti a soli successi casalinghi ma è anche vero che alla fine quel che succede sugli spalti è decorativo e poco influente rispetto a quello che fanno i giocatori sul ghiaccio. 

NASHVILLE-DALLAS (pronostico 4-1). Come cambia la NHL? Alcuni anni fa non sarebbe stato possibile parlare del grande calore di una sfida come questa semplicemente perché nessuna delle due squadre esisteva. Ora Nashville è all’ennesima presenza ai playoff, dopo la grande finale persa due anni fa contro Pittsburgh, e l’avversaria se la trova agguerrita e un po’ sorpresa, visto che fino all’ultimo pareva che dovessero essere i Winnipeg Jets a vincere la Central, division che ha mandato cinque squadre su sette ai playoff. Poco male: adattatisi alla nuova realtà, in pochi minuti i due roster hanno cominciato a guardarsi in cagnesco.

WINNIPEG-ST.LOUIS (pronostico 4-2). Favoriti - ma cosa conta? - per la vittoria del titolo fin da inizio stagione, i Jets negli ultimi giorni hanno perso il primo posto nella division ma per un organico così ricco dovrebbe fare poca differenza. C’è però da considerare l’aspetto emotivo sia dei canadesi sia dei Blues, che il 2 gennaio erano la peggiore squadra della NHL e hanno pure cacciato l’allenatore: caso ha voluto che dal 7 gennaio, giorno della prima partenza da titolare del 25enne portiere Jordan Binnington, la squadra sia risalita fino ai playoff, e allora ‘caso’ in realtà non è, anche se il general manager Doug Armstrong dice «se avessimo saputo che era così bravo lo avremmo promosso titolare molto prima». Onesto.

CALGARY-COLORADO (pronostico 4-1). Calgary concede 28,2 tiri a partita, miglior dato della NHL, e incoraggiante per iniziare una serie. Hanno un roster profondo, con almeno un buonissimo giocatore in ogni reparto, e anche per questo hanno chiuso al primo posto nella Western. Sui Flames - ma anche sui Maple Leafs e sui Jets - incombe peraltro un peso: sono 25 anni infatti che una squadra canadese non vince la Stanley Cup, Montréal 1993. Dopo quei Canadiens sono arrivate in finale Vancouver due volte, proprio Calgary, Edmonton e Ottawa, perdendo sempre.

LA NOTIZIA DELLA SETTIMANA. Come nella NFL c’è il Black Monday, cioé il giorno dopo la fine della regular season con conseguente licenziamento di molti allenatori, nella NHL c’è qualcosa di… simile già la domenica, dato che la stagione si è chiusa la sera prima: Buffalo ha licenziato il coach Phil Housley, i Los Angeles Kings non hanno riconfermato il coach ad interim Willie Desjardins e i Florida Panthers non solo hanno lasciato andare il coach Bob Boughner ma hanno subito annunciato la firma di Joel Quenneville, che il general manager Dale Tallon aveva già portato ai Chicago Blackhawks, dove Quenneville aveva vinto tre titoli e Tallon… nessuno, dato che era stato mandato via prima di poter vedere il trionfo del suo allenatore, secondo nella classifica di vittorie nella NHL (890) dietro al succitato Bowman (1244).

 

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