Dopo l’ufficializzazione da parte della Uefa degli 11 stadi che ospiteranno tutte le 51 partite del prossimo Europeo, la competizione è praticamente pronta a prendere il volo.

Ma scopriamo allora nel dettaglio dove si gioca Euro 2020, con le città e gli stadi che offriranno lo spettacolo di questo torneo al pubblico itinerante.

Dove si gioca Euro 2020? Ecco le città e gli stadi

Rispetto alla lista delineata nei mesi scorsi, nelle ultime settimane sono stati fatti dei ritocchi in base ai quali le due città di Bilbao e Dublino hanno perso le partite che in origine erano destinate al San Mamés e alla Dublin Arena, a causa dei problemi legati alla possibilità di ospitare pubblico.

Come è ormai noto, questo grande numero di città coinvolte per l’Europeo è determinato dal fatto che Euro 2020 sarà una competizione itinerante, le cui partite dei gironi verranno spartite tra i due stadi previsti per ogni singolo gruppo, stadi che poi saranno il teatro, a turno, anche dei vari match delle fasi finali. Ecco di seguito quali sono.

Roma, stadio Olimpico di Roma (68.000)

Lo stadio di casa di Roma e Lazio sarà la sede di quattro partite del Gruppo A di cui fa parte anche la nostra Nazionale. Sarà inoltre anche il teatro che inaugurerà la competizione con l’incontro serale fra Turchia e Italia dell’11 giugno. Anche Roma, come molti altri stadi che poi vedremo, ha stabilito che l’accesso al proprio stadio sarà consentito fino al riempimento del 25%-33% dei posti a sedere dell’Olimpico.

Curiosità: Lo Stadio Olimpico di Roma, a due passi dal fiume Tevere, è situato nel vasto complesso del Foro Italico, che, oltre alle piscine, ospita anche i campi da tennis su cui si giocano gli incontri dell’importante torneo ATP Master 1000 di tennis: Euro 2020 comincerà proprio all’Olimpico esattamente appena 26 giorni dopo la finale del torneo tennistico fra Nadal e Djokovic andata in scena il 16 maggio 2021.

Baku, Baku Olympic Stadium (69.000)

L’arena di Baku, in Azerbaigian, ospiterà le altre partite del girone dell’Italia, ma in esso ci giocheranno solamente Galles, Svizzera e Turchia, essendo l’Olimpico di Roma lo stadio destinato alle sfide degli azzurri. Inaugurato nel 2015, con i suoi 69.000 posti a sedere sarà uno degli stadi più capienti dell’intero Europeo.

Curiosità: È stato eretto in tempo per i Giochi Europei del 2015 che ha ospitato Baku, e la costruzione è stata decisa in occasione del festeggiamento del 100° anno del calcio azero. Uno degli eventi che già ha ospitato questa grande struttura, è stato la finale di Europa League tutta inglese tra Chelsea e Arsenal.

San Pietroburgo, Saint Petersburg Stadium (61.000)

Con i suoi 61.000 posti a sedere, il Saint Petersburg Stadium sarà uno dei due stadi del Girone B ma, dopo l’esclusione di Dublino dalla lista delle città ospitanti, in Russia si giocheranno anche altre 4 partite, quelle della fase a gironi originariamente previste per la Dublin Arena.

Curiosità: San Pietroburgo è considerato il vero e proprio cuore culturale pulsante dell’intera (ed immensa) Russia. Di certo lo stadio cittadino non è annoverato tra i monumenti artistici del Paese, ma l’ideazione di esso, frutto dell’estro del suo architetto, ha del geniale e del sofisticato: il giapponese Kisho Kurokawa, infatti, nel progettarlo ha immaginato l’atterraggio di una navicella spaziale sul golfo di Finlandia!

Copenaghen, Parken Stadium (38.000)

Nel Parken Stadium di Copenaghen verranno disputate 4 partite della competizione, più precisamente quelle fra Danimarca e Finlandia, tra Danimarca e Belgio, tra Russia e Danimarca e l’ottavo di finale tra le seconde classificate nei Gironi D ed E. Il numero di spettatori che lo stadio della capitale danese ospiterà in queste partite sarà compreso tra il 25% e il 33% su un totale di 38.000 seggiolini disponibili: ci saranno quindi all’incirca 12.500 spettatori ad assistere agli incontri del Parken Stadium.

Curiosità: Lo stadio, costruito sulle macerie dell’antichissimo “Idrætsparken” inaugurato nel 1911, oggi è dotato di un tetto retrattile: per quale motivo è stato installato? Il tetto è stato costruito in occasione dell’Eurovision Song Contest del 2001, il festival musicale internazionale organizzato annualmente dai membri dell'Unione europea di radiodiffusione.

Amsterdam, Johann Cruijff Arena (54.000)

Lo stadio intitolato al campione olandese Johann Cruijff potrebbe ospitare l’Italia agli ottavi di finale nel caso in cui si qualificasse come seconda nel proprio girone. Con i suoi 54.000 posti è lo stadio più capiente dei Paesi Bassi e sarà la sede dei tre incontri del girone proprio della nazionale olandese del 13, del 17 e del 21 giugno.

Curiosità: Lo stadio è stato così chiamato in memoria del fuoriclasse Johann Cruijff dopo la sua scomparsa nel 2016, e dopo aver scritto la storia del calcio tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio dei ‘70.

Bucarest, National Arena Bucharest (54.000)

L’Arena Națională di Bucarest, impianto facente parte del complesso Lia Manoliu della capitale rumena, sarà il teatro di tre partite del Girone C di Euro 2020 - composto da Olanda, Ucraina, Austria e Macedonia del Nord -, ovvero di quelle del gruppo che non si disputeranno ad Amsterdam.

Curiosità: Il vecchio stadio, lo Stadionul Național, situato dove ora si erge la National Arena, ha ospitato due concerti di Michael Jackson, ad uno dei quali, quello del 1992, Jackson divenne il primo artista ad esibirsi in Romania dopo la fine del regime comunista. Quel concerto, che fu anche il concerto finale del suo tour europeo, tenuto allo Stadionul Național di Bucarest, divenne un evento mediatico senza precedenti, essendo stato seguito da 90.000 persone, il pubblico più grande mai radunato nel paese per un evento musicale ed ebbe l'audience più grande nella storia del canale televisivo HBO.

Londra, Wembley Stadium (90.000)

Lo stadio di Londra sarà quello che ospiterà il maggior numero di partite: sono infatti addirittura 8 gli incontri designati per lo stadio di Wembley. Ai tre canonici della nazionale inglese del Girone D, infatti, andrà ad aggiungersi l'ottavo di finale inizialmente previsto a Dublino, oltre all’altro ottavo, alle due semifinali e alla finale dell’11 luglio già previsti da programma.

Curiosità: A differenza di quasi tutti gli stadi di calcio, dove la coppa del vincitore viene consegnata in campo, a Wembley si incoronano i vincitori nel Royal Box (al centro del North Stand): questo destino spetterà anche ai trionfatori del prossimo Euro 2020.

Glasgow, Hampden Park (51.000)

Hampden Park di Glasgow sarà il teatro delle tre partite del Gruppo D Scozia-Repubblica Ceca, Croazia-Repubblica Ceca e Croazia-Scozia. Anche questo stadio sarà abilitato ad ospitare una percentuale di tifosi compresa tra il 25% e il 33% dell’intera capienza della casa scozzese del Queens Park FC, la più antica squadra di calcio della nazione.

Curiosità: Inaugurato nel 1903, esattamente 118 anni fa, Hampden Park è lo stadio più antico del mondo tra quelli dedicati alle squadre nazionali.

Siviglia, Stadio Cartuja Sevilla (65.000)

Gli incontri del Gruppo E riservati alla Spagna e un ottavo di finale verranno disputati nello stadio multiuso de la Cartuja, ubicato nell’Isla de La Cartuja, in cui, occasionalmente, si riuniscono Real Betis e Siviglia, nonché la selezione di calcio dell’Andalusia. Dopo l’ottenimento della nomina di stadio ad uso per Euro 2020, la Comunità Autonoma dell’Andalusia ha confermato l’intenzione di permettere l’accesso degli spettatori al 30% della capienza totale dell’arena.

Curiosità: Inizialmente non era prevista la presenza ad Euro 2020 dello stadio Cartuja di Siviglia, ma dopo che la Uefa ha dichiarato l’impossibilità di disputare le partite dell’Europeo nella sede di Bilbao, a causa delle problematiche legate alla possibilità di ospitare partite con gli spettatori, lo stadio di Siviglia ha preso il posto dell’inizialmente previsto San Mamés di Bilbao.

Monaco, Football Arena Munich (70.000)

La Football Arena di Monaco sarà, dopo Wembley, lo stadio più capiente dell’intero europeo, seppur solo per poche migliaia di posti in più rispetto alla maggioranza degli stadi della manifestazione. In esso, però, si potranno riunire solamente all’incirca 14.500 spettatori (minimo) per vedere le partite riservate alla sede di Monaco per la fase a gironi del Gruppo F, pari all’incirca al 22% della sua capienza.

Curiosità: Quella che ad Euro 2020 sentiremo nominare con l’appellativo qua indicato, non è altro che l’Allianz Arena di Monaco, casa del Bayern Monaco. Così come altri stadi dell’Europeo, a causa delle vigenti regolamentazioni FIFA e Uefa in tema di sponsorizzazioni, lo stadio di Monaco, durante la competizioni europee, non può infatti assumere il nome del marchio che lo sponsorizza: nel 2006, in occasione dei Mondiali, infatti, lo stadio venne chiamato “FIFA World Cup Stadium Munich”, e per le partite di Champions League del Bayern viene inoltre spento il lettering appeso sulla parte esterna dell’impianto che reca il nome dello sponsor.

Budapest, Puskás Aréna (68.000)

Un altro stadio assisterà alle spettacolari partite del combattutissimo Gruppo F composto da Germania, Francia, Portogallo e Ungheria: la Puskás Aréna, che però non vedrà i giocatori tedeschi esibirsi al suo interno, essendo l’Arena di Monaco precedentemente descritta quella che ospiterà gli incontri della squadra del Paese in cui è situata. I due match dell’Ungheria con Portogallo e Francia e il prestigiosissimo incontro tra i lusitani e i transalpini saranno gli eventi che si verificheranno in Ungheria, insieme ad un ipotetico ottavo di finale tra Olanda e la terza classificata proprio di questo Girone F, nel caso in cui si qualificasse come miglior terza. Inoltre, la città di Budapest punta a riempire il 100% della capienza dello stadio, seppur con rigidi requisiti di accesso all’impianto.

Curiosità: Il vecchio stadio era stato intitolato a Ferenc Puskás, l’eterno campione ungherese, con il titolo “Ferenc Puskás Stadion”, esattamente come in onore suo è stata eretta, dopo la demolizione nel 2016 del vecchio impianto, la nuova Puskás Aréna: a dimostrazione dell’importanza che ha assunto e assume ancora oggi nel calcio ungherese e nel suo Paese la leggenda, immortale, del più grande campione magiaro di tutti i tempi

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