In un passaggio di consegne tra sport invernali e motori (comprendendo anche il mondo del ciclismo) si apre ufficialmente la stagione delle due e quattro ruote, con Formula 1 e Motomondiale ai nastri di partenza.

Il calendario stilato dalla Federazione torna alla normalità, o almeno proverà a farlo, considerando le trasferte fuori dai confini europei. La prima caccia alla pole position scatta dalla griglia di Losail, in Qatar.

Chi vincerà il titolo della MotoGP 2021?

In questa preview ci focalizzeremo sui sellini delle moto, cercando di disegnare i piloti favoriti della classe regina, ovvero della MotoGp. C'è spazio anche per le sorprese in questa analisi: dai campioni affermati come Marquez e Quartararo fino agli outsider di lusso, scopriamo insieme i favoriti per la vittoria del prossimo titolo.

Vincente MotoGP: i piloti favoriti

Se sarà o meno un ritorno alla normalità in ottica campionato mondiale dipenderà dalla condizione fisica di Marc Marquez. Il catalano torna (o meglio tornerà vista l’assenza in Qatar) in sella alla Repsol Honda dopo un 2020 particolarmente turbolento dopo la brutta caduta proprio all’esordio nella passata stagione.

L’unica certezza è che non vedremo un Marquez al 100% della forma almeno per le prime tappe, laddove il mantenimento di una preparazione fisica stabile e il più ottimale possibile avrà la meglio sulla foga di tornare a essere competitivo. Nonostante dunque una condizione che prosegue nel lento e costante recupero è impossibile escluderlo a priori dalla corsa al titolo, visto che parliamo di un sette volte campione del mondo. Uno come il Cabroncito non può certo accontentarsi di scendere in pista per un piazzamento.

Il principale rivale del pilota Honda sarà probabilmente Fabio Quartararo, approdato in uno scambio virtuale con Valentino Rossi, nel team ufficiale Yamaha Racing. Il francese ha dimostrato già con la scuderia Petronas di avere parecchio talento da esprimere e deve smaltire la profonda delusione del 2020, dove si è dimostrato incapace di gestire la pressione.

Il colosso giapponese ha fatto di tutto per consegnargli una M1 che sia il più affidabile possibile e le sue dichiarazioni di presentazione confermano ottime sensazioni in pista. Lecito credere che il francesino possa strappare il testimone generazionale dalle mani di Marquez già nel Mondiale corrente.

Vincente MotoGP 2021: gli outsider

Marquez e Quartararo non potranno però permettersi errori e se lo spagnolo dovrà già rincorrere il francese si troverà una concorrenza agguerrita sin dalla bandiera a scacchi del Losail.

Il primo rivale da fronteggiare sarà Jack Miller. Il britannico sarà ufficialmente (per bocca delle dichiarazioni rilasciate alla stampa) la prima guida ufficiale del nuovo corso Ducati, insieme a Francesco Bagnaia. A Borgo Panigale si augurano di rivivere i fasti di un altro anglosassone di successo, quale fu Casey Stoner, e l’inglese ha senza dubbio il carattere e il temperamento giusti per riuscire a sfondare.

Vuole ritagliarsi un ruolo da protagonista anche Franco Morbidelli, pronto a diventare il pilota di punta della Yamaha Petronas sotto la vigile custodia di Valentino Rossi. “Morbido” è di fatto uno dei pochi piloti ad aver mantenuto la continuità del progetto e proverà ad approfittare di un connubio ormai solido per dare fastidio ai big del circuito. Difficile vederlo in vetta alla generale ma Frenkie potrà sicuramente togliersi le sue soddisfazioni.

L’uomo da battere sarà Joan Mir, il detentore del titolo iridato. Nel trionfo della scorsa stagione c’è tanto della sua forza psicologica: è stato l’unico a non aver praticamente mai sbagliato la gestione in gara. La sua certosina costanza lo ha meritatamente condotto all’Olimpo, tuttavia le coincidenze fortunate difficilmente possono ripetersi. Avrà meno pressione rispetto agli avversari, tuttavia saprà coltivare i giusti stimoli per non avere la pancia già piena.

Chiudiamo la rassegna con Maverick Vinales, l’enfant prodige per ora rimasto crisalide. Anche per lui il 2020 è stato condizionato da episodi molto seri che ne hanno segnato sia il fisico che la mente. E proprio la psiche è il punto debole del pilota spagnolo, tanto competitivo quando gli ingranaggi si incastrano alla perfezione quanto evanescente appena il granello di sabbia entra nel circolo.

 

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